Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Ferocissima satira di Lizzani, regista da me apprezzato per capolavori quali Requiescant e Banditi a Milano, che qua dispone di un cast tecnico e artistico di primissima qualità per perdersi in un guazzabuglio che pare un film a episodi diluiti in una storia che procede senza stacchi tra un episodio e l'altro. La sceneggiatura e il soggetto, firmati tra l'altro da Luciano Vincenzoni (fedelissimo di Sergio Leone), sono senza né capo né coda. Si va avanti mostrando le nefandezze, le crudeltà e le bizze di nobili, industriali e viziati di ogni genere che sono impuniti proprio per la loro potenza sociale. Il povero commissario Tartamella cerca e riesce a fare luce sui fatti ma, ogni volta, viene intralciato e bloccato. Sarà promosso dal superiore, giusto per placare ogni tentativo di fare giustizia e archiviare il tutto quale scherzo, burlonata o incidente casuale (vie per coprire estorsioni, furti e persino omicidi).
Notevoli le interpretazioni e la colonna sonora (musiche di Bacalov), per il resto un prodotto molto fracassone che sperpera l'enorme potenziale di fondo.
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