Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Ritratto di borghesia in pieno delirio,"Roma bene" è una satira agguerrita,che mostra il peggior volto di un ceto occupato a intrallazzare,gestire,darsi alla pazza gioia,e abolire ogni minimo scupolo morale o materiale:dalla signora bionda Virna Lisi che assieme ai figli imbroglia il marito distratto Philippe Leroy,al maneggione Franco Fabrizi che pagherà caro il suo spendersi per procacciare affari,alla signora greca Irene Papas che ordisce un piano per togliersi di mezzo il marito Mario Feliciani e godersi le sue fortune,ai principi Senta Berger e Umberto Orsini che saltano di letto in letto per ingraziarsi coloro con cui stipulare contratti ed appalti,è una sorta di gara a chi tira fuori il peggio di sè,senza un minimo alone di coscienza o amor proprio. Osserva il tutto un commissario che la sa lunga,ed ha un certo intuito investigativo,che ha la barba e l'aria perplessa di Nino Manfredi.Carlo Lizzani volle probabilmente fare una specie di feroce presa in giro di certi ambienti snob quanto in realtà volgari e miserandi,a livello umano,ma se il modello era la commedia caustica di Dino Risi quando girava a pieno regime,il film dell'autore di "Achtung!Banditi!" non ha nè la sottile cattiveria,nè la vena che porta lo spettatore a ridere,per quanto crudelmente,di certe situazioni e di certi personaggi."Roma bene",che si conclude con una specie di castigo divino che colpisce tutti i personaggi di cui sopra,indotto dalla fondamentale stupidità del loro comportamento,è una commedia che non spinge a ridere,ed un dramma talmente virato al grottesco che genera un'indignazione generica:niente affatto un brutto film,ma è evidente che le ambizioni erano alte.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta