Nella Cina rurale degli anni Venti la bella Ju Dou (Gong), moglie di un vecchio e impotente tintore, si innamora del nipote di costui, garzone nella lavanderia. L'uomo, che non le perdona di non potergli dare figli, quando viene a sapere che la moglie è incinta va su tutte le furie. Il bambino verrà comunque alla luce e, una volta cresciuto, vendicherà l'onore dei suoi veri genitori. Il film fa parte di una trilogia al femminile (con "Sorgo rosso" e "Lanterne rosse"). Il lavoro di Yimou, tratto dal racconto "Fuxi fuxi" di Liu Heng, autore anche della sceneggiatura, è stato osteggiato dalle autorità cinesi che hanno anche imposto un coregista per controllare l'ortodossia del prodotto.
È stato il primo film di Yimou che ho visto, e ricordo che era piaciuto molto a tutti noi in famiglia, ma non ne avevo scritto nulla. Adesso, a distanza di quasi due decenni e dopo aver visto e rivisto molti altri film di Yimou, credo che rivedendolo mi deluderà: il regista mi pare sempre troppo calligrafico e molto furbo nel riuscire a piacere; ad ogni prima visione di un suo film… leggi tutto
Un altra eroina per Yimoi. Questa volta più cattiva e più vendicativa. Ma soprattutto con una storia più tragica e cinica. C'è un apatia di fondo in questo film. C'è una Cina che non si vede. Ci sono solo ambientazioni familiari distorte. Ma c'è lei. Gong Li. Che vale da sola il film. Forse è uno dei peggiori film del più famoso regista… leggi tutto
Ti avvicini passo passo
con impliciti intenti omicidi
ma io accetto la punizione
tutti i giudizi
sono una cerimonia d'addio.
- Bei Dao -
Nella poetica di Bei Dao si percepisce la funzione del poeta come eroe disposto ad offrirsi e soffrire per l'umanità, come colui che si risveglia dal conformismo ideologico cinese e cerca nuove strade per la rinascita dell'individuo…
Il ventre gravido, simbolo supremo di fertilità e vita. Ma anche anomalia sproporzionata della sublime esattezza matematica di un corpo, orrenda protuberanza (cfr. Il ventre dell'architetto di Peter…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Terzo film di Zhang Yimou, "Ju dou" è un melo che anticipa per certi versi le tematiche del suo capolavoro "Lanterne rosse" poiché anche qui il regista denuncia lo sfruttamento della donna nella Cina feudale degli anni Venti. Il film all'inizio fu bandito nella Repubblica popolare Cinese, ma dopo qualche anno fu distribuito sull'onda del successo internazionale del regista e della…
Nella Cina anni venti la bella JU (Gong Li ) moglie di un anziano e brutale tintore ,s'innamora del nipote di costui,poi ne nascera' un figlio che una volta cresciuto vendichera' l'onore familiare.Raffinatissimo melodramma sulla schiavitu' femminile e sull'impossibilita' di vivere il sentimenti sottraendosi al giogo sociale.Il film di Yimou costituisce il secondo capitolo di una trilogia…
Il nipote di un noto industrialotto taccagno (versione cinese di Paperone?) diviene prima l'amante della giovane moglie di questi e poi il nuovo marito. Il figlioletto nato dalla relazione lo odia e un bel (anzi, brutto...) giorno... Opera sociale sulla scalata al successo, dramma da camera sulla condizione femminile, tragedia greca in abiti moderni...il film è anche e soprattutto questo! Da un…
Un storia torrida, violenta, difficile e cromaticamente giusta; un percorso del femminile attraverso tre film, che Yimou ha inquadrato benissimo, attraverso l’allora sua musa Gong Li. Il film ebbe delle vicissitudini ad iniziare dalla produzione che per poterlo fare fu prodotto dai giapponesi, pur rispettando la nazionalità del cast che rimase cinese, fu presentato a Venezia, ma il governo…
È stato il primo film di Yimou che ho visto, e ricordo che era piaciuto molto a tutti noi in famiglia, ma non ne avevo scritto nulla. Adesso, a distanza di quasi due decenni e dopo aver visto e rivisto molti altri film di Yimou, credo che rivedendolo mi deluderà: il regista mi pare sempre troppo calligrafico e molto furbo nel riuscire a piacere; ad ogni prima visione di un suo film…
Un altra eroina per Yimoi. Questa volta più cattiva e più vendicativa. Ma soprattutto con una storia più tragica e cinica. C'è un apatia di fondo in questo film. C'è una Cina che non si vede. Ci sono solo ambientazioni familiari distorte. Ma c'è lei. Gong Li. Che vale da sola il film. Forse è uno dei peggiori film del più famoso regista…
Tratto dal racconto "Fuxi Fuxi" di Liu Heng che firma altresì la sceneggiatura. Distribuito in Italia soltanto dopo il clamoroso successo internazionale di "Lanterne rosse", pur essendo precedente. E' il secondo film, dopo "Sorgo rosso", di una notevole e vibrante trilogia che il regista ha voluto dedicare a figure femminili forti, determinate e combattive (l'altro titolo è "La storia di Qui…
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