Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
VOTO 7 FASCINOSO Opera precisa e antispettacolare che partendo da dei presupposti molto simili al teatro filmato, recupera un'idea di cinema fiction a stretto contatto 'reale' con le vicende narrate. Dal sonoro, alle luci, ai tagli di ripresa, la messinscena di Bellocchio misura il classico romantico di Kleist attualizzandolo, nella tensione dei caratteri, nella rigida disciplina sociale che umanizza e disumanizza la persona, puntando alla 'leva' del paradosso per giungere all'atteso (ma scioccante) lieto fine (?). Il sogno e la realtà si confondono e il sonnambulismo di Homburg, rimane l'unico momento in cui l'Io subcosciente riesce a liberarsi dal super-Io razionale e più adeguato socialmente. Il fascino del testo kleistiano sopravvive potente (e ambiguo nella sua datata concezione del potere e dell'obbedienza), in questa ennesima versione film, che di fatto inaugura la terza fase della carriera di Marco Bellocchio.
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