Regia di John Sayles vedi scheda film
Un bel film, che sembra venire dagli anni '70. La vicenda è costituita da un insieme di personaggi di un villaggio accomunati in modo diverso da oscure e torbide vicende sepolte nel passato, ma che inesorabilmente riaffiorano, come tutti i crimini. Ognuno di essi è definito di più o di meno a seconda della sua importanza, ma tutti in modo intelligente e non banale. Hanno qualcosa di vero, di umano; ciò sia nel senso dei limiti e delle miserie umane, che in quello dell'interiorità e della psicologia. Qualche volta qualcuno stupisce con un gesto di bontà, come la ricca proprietaria del locale. Anche la povera ex-moglie del protagonista, che pure è una figura collaterale, ha qualche tratto che colpisce e lascia a pensare. E poi il protagonista stesso e il suo primo amore costituiscono una coppia interessante, compreso il loro triste passato, quando erano stati divisi con la forza.
La trama è piuttosto complessa, e va seguita con attenzione. Comunque John Sayles la conduce avanti senza prendere buche o tagliare le curve. Può vantare anche la buona e originale idea di rappresentare i flashback inseriti nella stessa scena al presente, senza stacchi di montaggio o altre tecniche.
Quanto a tematica, la pellicola scava nel passato meno nobile degli stati del Sud, malati di razzismo verso i negri afroamericani e di qualcosa di molto simile nei confronti degli immigrati messicani. La punta negativa è lo sceriffo razzista e corrotto, oltre che crudele e anzi sadico. Il prepotente può vessare e a volte uccidere i più deboli grazie a molti che fanno finta di non vedere, ad altri che hanno paura, e altri ancora che sono conniventi.
In generale il film è un interessante spaccato sociale sul presente e sul passato degli stati meridionali dell'Unione, che cerca (e ci riesce) di andare a fondo e di capire, senza nascondere gli episodi più vergognosi. Il ritmo non è frettoloso, ma non per questo l'opera arranca o presenta pozze di acqua stagnante. Anzi, il film procede sicuro e attento, svelando una tessera di mosaico per volta, finché alla fine ci si trova un ritratto variegato e compatto. Sconsigliato a chi cerca un film d'azione e di suspense, e consigliato a chi piace lo studio e lo scavo dei personaggi. In ogni caso è un'opera di sicuro valore, anche perché uscita in anni in cui il genere non andava certo per la maggiore. Doppiaggio italiano di serie A.
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