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La terra dell'abbastanza

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Regia di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo

Con Andrea Carpenzano, Matteo Olivetti, Milena Mancini, Max Tortora, Luca Zingaretti, Demetra Bellina, Michela De Rossi Vedi cast completo

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Trama

Mirko e Manolo sono due giovani amici della periferia di Roma. Sono due bravi ragazzi fino al momento in cui, guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l'uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati un ruolo, rispetto e il denaro che non hanno mai avuto. Il loro è un biglietto d'entrata per l'inferno che scambiano per un lasciapassare verso il paradiso.

Approfondimento

LA TERRA DELL'ABBASTANZA: L'INFERNO DEI VIVENTI

Scritto e diretto dai fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo, La terra dell'abbastanza racconta la storia di Mirko e Manolo, due migliori amici che vivono alla periferia di Roma. Entrambi poveri e con genitori single, sono ancora in età scolastica e si adoperano in lavoretti occasionali per arrivare a fine mese. Insieme condividono sogni di donne, di sesso e di denaro, sperando in una vita futura migliore. Dopo aver ucciso un uomo durante una folle notte, rimangono coinvolti con la mafia locale e le loro vite cambiano drasticamente. Da un momento all'altro, si ritrovano a eseguire gli ordini dei loro nuovi capi e a sporcarsi le mani di sangue. Attirati dai soldi facili e dalle illusioni di una carriera folgorante, non riescono a rendersi conto delle conseguenze della loro scelta. Ben presto, la vita negli inferi diventerà estremamente dura e Mirko e Manolo si scollegheranno dalla famiglia e dagli ex amici, andando incontro a una spirale verso il basso che sembra senza fine.

Con la direzione della fotografia di Paolo Carnera, le scenografie di Paolo Bonfini, i costumi di Massimo Cantini Parrini e le musiche di Toni Bruna, La terra dell'abbastanza viene così raccontato dai due registi in occasione della partecipazione del film nella sezione Panorama del Festival di Berlino 2018: "L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. Queste parole appartengono a Italo Calvino. Noi volevamo realizzare un film che raccontasse quanto facilmente ci siamo abituati al male. I due personaggi principali uccidono accidentalmente un uomo e poi scelgono la via più semplice: il silenzio. Ma i fantasmi di quanto accaduto non danno loro tregua. E così iniziano a combattere il loro senso di colpa in maniera inaspettata: scelgono di aggiungere ulteriori strati alla loro disumanizzazione piuttosto che cercare di purificarsi da quello che è successo. Quando si profila miracolosamente l'opportunità di entrare nella sfera criminale, i due credono di aver scoperto il loro percorso alternativo: si abituano al male fino al punto di smettere di percepire qualsiasi cosa, persino la loro coscienza. In un mondo in cui la sofferenza è sinonimo di debolezza, Mirko e Manolo si spingono da soli oltre il punto di non ritorno per vedere quanto possono fingere di non provare nulla. Purtroppo, sono loro stessi a pagarne il prezzo: si può fingere fino alla fine. Non c'è un punto di non ritorno, c'è solo la morte. Quando il sangue non ci turba più e la paura cessa di essere un meccanismo di difesa, la violenza diventa l'unica lingua comprensibile... una lingua che brucia la terra ovunque la si parli, indipendentemente dal background delle vittime. Cruciali per la struttura narrativa sono le figure genitoriali dei due ragazzi. Sebbene agli antipodi, sono entrambi vittime dell'inesorabile piega tragica degli eventi: da un lato, c'è la spirale di un padre che, più immaturo dei due giovani protagonisti, spinge il figlio verso il treno che lui stesso ha perso e che continua a inseguire ostinatamente; dall'altro lato, c'è una madre che, al contrario, sta cercando invano di fermare quel treno".

Il cast

A dirigere La terra dell'abbastanza sono i fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo. Nati nel 1988, sono entrambi registi e sceneggiatori. Hanno trascorso la loro infanzia alla periferia di Roma dipingendo, scrivendo poesie e scattando fotografie. Senza avere alle spalle nessuna formazione classica in regia, fanno il… Vedi tutto

Trailer

Commenti (18) vedi tutti

  • Il Diavolo fa sempre infiniti proseliti... Gli onesti? Praticamente non sono mai esistiti. 6

    commento di Brady
  • Cosa c'è di interessante nell'assistere alle cavolate di due menti bacate, se i personaggi non hanno la grandezza di Scorsese e lo sguardo il distacco intellettuale di Pasolini? Un bel nulla. Fin dal titolo impronunciabile i registi mostrano tutta la loro programmatica ricerca della sgradevolezza buona per i critici pigri.

    commento di r.237
  • Quando l'immaturità, l'ingenuità e la fragilità si incontrano col male, si aprono le porte dell'inferno in terra. Al di là di uno slang estremo, nonchè di qualche particolare disgustoso, credo che questo film possa contribuire a farci riflettere della nostra vulnerabilità sociale e umana, e non limitata ad una pericolosa giovinezza.

    commento di Piero
  • Due ragazzi di periferia finiscono quasi per caso al soldo di un'organizzazione criminale, ma la prendono troppo alla leggera.

    leggi la recensione completa di Baliverna
  • "L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme” (Italo Calvino). Qui l’inferno è carne e viscere del corpo dei due protagonisti ed ha i contorni di un luogo tanto anonimo quanto brutale. Davvero un buon esordio per i fratelli D’Innocenzo.

    commento di (spopola) 1726792
  • Orrendo

    commento di ENNAH
  • Operazione furbetta per un film ben fatto, ma dove tutto è stato già visto e rivisto, sia nella forma che nel contenuto. Storia marginale di periferia che non riesce ad ascendere a tematiche universali.

    commento di Lehava
  • Ritrattino socio/delinquenziale di borgatari romani troppo sempliciottamente tratteggiato. Dialoghi incomprensibili-detto da un romano- e poi troppi ca..i dopo i 300 ho smesso di contarli. Zingaretti e Tortora non sfigurano.

    commento di marco bi
  • Bello davero aho. Certo se il parlato fosse più intelligibile sarebbe anche meglio.

    commento di IlNinja
  • L'unica cosa che si capisce è "cazzo". Peccato, perché la storia è inedita; gli argomenti, insoliti; il finale, a sorpresa; lo scavo, tormentato e profondo; i profili, originali e persuasivi; e la maleducazione degli autori e della rai ineccepibile ...

    commento di kahlzer
  • Il Molise Non Esiste, ovvero: the Land of Scanty - Assuefazione ed Espiazione - Corollario a "Storia di Marco e Ciro (Gomorra)".

    leggi la recensione completa di mck
  • Ma VAFF ... !!! VOTO.0.

    commento di chribio1
  • Gente con destini gia' scritti....sarebbe piaciuto a Pasolini,da non perdere.

    commento di ezio
  • Ottimo esordio dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo. Bravi i giovanissimi attori

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Uno spaccato di periferie senza scampo. Magistrale la fotografia

    leggi la recensione completa di siro17
  • Periferie di Roma,oggi. Due ragazzi diciottenni in macchina in una semplice e desolata strada condividono una serata in compagnia prima di andare a scuola il giorno dopo,fino a che tra schiamazzi e risate varie, non finiscono per investire un uomo sbucato dal nulla,al buio.

    leggi la recensione completa di Infinity94
  • Basta!! Non se ne può più di questi film in dialetto meridionale. Un po' di rispetto per chi conosce solamente l'italiano!

    commento di gruvieraz
  • Una storia sbagliata, canterebbe De André. Un piccolo noir di periferia, dove la violenza e il crimine sono rappresentati nel loro aspetto più misero e volgare. Un debutto notevole. Passate parola.

    leggi la recensione completa di brianwilson
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

mck di mck
8 stelle

    Premessa.   “Se è una scelta editoriale, mi pare discutibile. Se, invece, è una scelta politica, la capisco benissimo.” Così Enzo Biagi rispondeva indirettamente ad Agostino Saccà alla fine di gennaio 2002, quando l’allora direttore di Rai Uno preventivò un probabile spostamento de “il Fatto” ad altro… leggi tutto

13 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

alan smithee di alan smithee
6 stelle

FESTIVAL DI BERLINO 2018 - PANORAMA Il senso di colpa e di tragedia che affligge l’onesto che si trasforma senza volere in assassino, muta in un sentimento antitetico di vanto e gloria da sfruttare a fin di lucro, quando si scopre che la persona investita non è un innocente qualunque, ma un pentito informatore della polizia, braccato dalle cosche del quartiere periferico romano… leggi tutto

5 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

UgoCatone di UgoCatone
4 stelle

Film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e realizzato con il sostegno della Regione Lazio. Qualcuno può spiegare cosa ci sia di culturale in questo film, parlato in un romano imbastardito e a tratti incomprensibile, dove le uniche frasi intelligibili e usate ripetutamente come virgole, sono… leggi tutto

1 recensioni negative

2023
2023

Recensione

omero sala di omero sala
7 stelle

    Il titolo riecheggia nell’assonanza un famoso film di Wenders, La terra dell’abbondanza, un’opera incerta  e forse un po’ declinante che racconta la crisi dell’America dopo l’11 settembre (nella colonna sonore Wenders ha inserito una canzone di Leonard Coen che ha lo stesso titolo del film che contiene anche reminiscenze bibliche, esodi…

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2022
2022
Trasmesso il 30 maggio 2022 su Rai 5
2021
2021
Trasmesso il 9 settembre 2021 su Rai Movie
Trasmesso il 6 luglio 2021 su Rai Movie

Recensione

Baliverna di Baliverna
5 stelle

Mah, in questa storia di criminalità di periferia vedo pregi e potenzialità, ma anche di sicuro degli errori non piccoli: uno volontario, gli altri credo di no. Quello volontario è, secondo me, la scelta di inquadrare con primi o primissimi piani gli attori, a volte parzialmente sfocati, e qualche campo lungo ogni tanto. In generale l'ambiente viene inquadrato poco. Mi…

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Recensione
Utile per 2 utenti

Recensione

UgoCatone di UgoCatone
4 stelle

Film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e realizzato con il sostegno della Regione Lazio. Qualcuno può spiegare cosa ci sia di culturale in questo film, parlato in un romano imbastardito e a tratti incomprensibile, dove le uniche frasi intelligibili e usate ripetutamente come virgole, sono…

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2020
2020

Recensione

galaverna di galaverna
5 stelle

Un film minimalista, quasi ripiegato su se stesso, in un cupio dissolvi dove l'abbruttimento di una periferia che non offre altra salvezza che una "carriera" criminale fa a pugni con la volontà di mantenere una parvenza di normalità. Così non sorprende che i due giovani borgatari finiscano per diventare killer improvvisati, nè che i genitori fingano di non vedere o…

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Recensione
Utile per 1 utenti
Trasmesso il 13 settembre 2020 su Rai 4

Recensione

mck di mck
8 stelle

    Premessa.   “Se è una scelta editoriale, mi pare discutibile. Se, invece, è una scelta politica, la capisco benissimo.” Così Enzo Biagi rispondeva indirettamente ad Agostino Saccà alla fine di gennaio 2002, quando l’allora direttore di Rai Uno preventivò un probabile spostamento de “il Fatto” ad altro…

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Restate bambini

Restate bambini

Qualche giorno fa ho visto un film che mi ha scatenato una serie di ricordi, e da lì emozioni, che fino al momento in cui si sono manifestati non… segue

Recensione

Gangs 87 di Gangs 87
5 stelle

Il peggior, inconsapevole, torto, che potevo fare ai Fratelli D’Innocenzo era quello di guardare il loro primo film, La terra dell’abbastanza dopo essere stata incantata da Favolacce. Entusiasta per la visione della loro ultima opera, ho voluto, con forte trasporto, recuperare la loro prima pellicola non sapendo che la delusione fosse dietro l’angolo.   Ovviamente non si…

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Gennaio+Febbraio+Marzo 2020

LorismaL di LorismaL

Ciao a tutti! Come al solito inserisco la playlist delle mie visioni. Questa volta i titoli sono veramente tanti e per tutti i gusti...   Oltre ai Film, elenco anche le Serie TV concluse: The New Pope;…

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Playlist

Recensione

Furetto60 di Furetto60
8 stelle

Mirko e Manolo, sono amici fraterni, da sempre. Vivono nel quartiere romano di Ponte di Nona, isolato dalla città e  costituito da agglomerati di casette di colori sgargianti, ma sbiaditi. Hanno un animo semplice, aspirano a poco. Frequentano l’alberghiero, che sperano finisca presto. In una sera come tante, ridono, scherzano, mangiano i loro panini, avidamente, tra una battuta…

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Recensione

siro17 di siro17
7 stelle

Uno spaccato già visto sulle periferie, però qui c’è qualcosa in più che lo rendono un film di livello. Due amici fraterni precipitano in vicolo cieco credendo di trovare il riscatto dalla loro condizione. Ma qualcosa va storto, e il doppio colpo di scena finale fa capire che certe scelte si pagano care e, non sempre, c’è la possibilità di…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2019
2019
Nel mese di agosto questo film ha ricevuto 3 voti
vedi tutti

Recensione

Peppe Comune di Peppe Comune
7 stelle

Mirko (Matteo Olivetti) e Manolo (Andrea Carpenzano) sono due ragazzi della periferia romana. Frequentano la scuola alberghiera e il massimo della loro aspirazione è quella di diventare dei bartender. Una sera, mentre sono in auto a parlare del più e del meno, investono accidentalmente un uomo che muore sul colpo. I ragazzi scappano e decidono di non denunciare l’accaduto.…

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Recensione
Utile per 14 utenti
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