Walter ha ventidue anni ed è tornato controvoglia in famiglia a Torino, dopo aver passato l'adolescenza a Roma da sua zia Caterina. Dotato di feroce ironia, ma senza lavoro, senza soldi e soprattutto senza alcuna prospettiva, non fa altro che ciondolare per le vie del centro. Osserva gli odiati simboli della ricchezza, fantasticando di una storia d'amore che valga la pena di essere vissuta.
Note
Ferrario dirige con stile moderno (ma non modaiolo) una commedia grottesca, acida e finalmente non ruffiana.
Il tiolo è solo la fine di una filastrocca che la generazione di cui si parla nel film conosce bene, ma è anche, metaforicamente, una visione del mondo e delle persone.
Prendendo spunto da uno dei romanzi italiani di maggior successo di metà anni novanta, Ferrario racconta con garbo, ironia ed un buon ritmo le vicende di un neet ante litteram alle prese con il tentativo di dare un senso alla sua vita
Con uno stile aggressivo alla Danny Boyle prima maniera, Davide Ferrario riesce nel piccolo miracolo di scattare una precisa fotografia della precarietà di un momento storico e di una turbolenta fase dell'esistenza, che anche rivista oltre vent'anni dopo conserva intatta la sua efficacia.
Purtroppo la resa cinematografica non è all'altezza del romanzo di Culicchia. Probabilmente serviva una scelta più coraggiosa, anziché limitarsi a trasporre la carta su pellicola. Peccato. Voto: 6+.
Giro giro tondo, senza cadere in terra. La vita dispensa angosce, ma anche sorprese e si può diventare inaspettatamente adulti sul pavimento di un negozio.
VOTO : 7,5 Uno dei film più belli ed intelligenti girati in Italia negli ultimi dieci anni! Spiritoso, ma anche disilluso, genuino e contro il sistema. Educativo.
Mastandrea geniale e bravissimo… qualunque diciottenne si riconosce alla perfezione nel personaggio! Piccola opera d'arte all'italiana anche e soprattutto per i mitici Cccp che ci accompagnano alla grande nella colonna sonora!
Uno sguardo sbilenco su una generazione di sottovuoti spinti creati dalla mancanza di prospettive.L'inizio di un cammino in una società che non fa nulla per essere accogliente,anzi.Un contesto urbano tanto livido e tetro quanto è vivace l'intelligenza del protagonista,ventiduenne in ritardo sugli appuntamenti della vita ma dotato di ironia arguta e sferzante sugli altri ma… leggi tutto
La storia è semplicissima, ma come la espone Ferrario è il vero pregio di questo film. Regia scattante, in un certo senso giovane, ma non per questo trendy, con un protagonista in formissima ed una continua riflessione di fondo che, pur non portando a nulla di decisivo, almeno mantiene vivo un discorso per tutto il film, che non è poco. Quello di Walter è un mondo tutto da scoprire e pieno… leggi tutto
Walter (Valerio Mastandrea) è un ragazzo già diplomato in ragioneria ma ancora vergine, che oltretutto non riesce a trovare una precisa collocazione nel mondo del lavoro né, d'altra parte, qualcosa di serio a cui dedicarsi. Da qui una seria di avventure più o meno spiacevoli.
Il regista Davide Ferrario cerca di rappresentare le incertezze di un giovane alle… leggi tutto
Era inevitabile che il libro di Giuseppe Culicchia finisse sul grande schermo, visto il successo che stava avendo. Io non lo lessi all'epoca, ma me lo ricordo molto bene, perché avevo circa quell'età e altri studenti attorno a me lo leggevano.
Accettato che la riduzione cinematografica sia fedele – almeno nessuno mi ha detto il contrario – è un film che dal…
Ferrario prende spunto da uno dei successi letterari di metà anni '90 per imbastire una commedia spumeggiante che, nello stile, ricorda molto i coevi "Ovosodo" e "Cresceranno i carciofi a Mimongo" (anche se, almeno personalmente, trovo i film di Virzì e di Ottaviano più riusciti e strutturati). Attraverso le vicende di Walter (un giovane ed efficace Valerio Mastandrea),…
"Tutti giù per terra" è un film italiano del 1997, diretto da Davide Ferrario. Questo film è un esempio affascinante di cinema italiano contemporaneo, noto per la sua narrativa complessa e le sue tematiche profonde.
La trama del film ruota attorno a Bepi, un venditore di cappelli veneziano interpretato magistralmente da Valerio Mastandrea, che intraprende un viaggio in…
Domanda: La legge di Lidia Poët si apre con una scena di sesso abbastanza forte, un cunnilingus. Risposta: Me la ricordo, ci abbiamo messo nove ore a girarla… (Ma sono molto serena con la mia…
“Cosa ci si aspetta da me resta, per me, un mistero. Anche se di quelli piccoli.”
E nel frattempo Umberto, Massimo, Ginevra, Giorgio, Gianni, Francesco, Danilo e Annarella - e Quercus…
Tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Culicchia, una storia di formazione nella Torino anni 90 che cattura perfettamente il senso di smarrimento che si prova da ventenni, quando non si sa che direzione imprimere alla propria esistenza e ci si sente sballottati da mille spinte contraddittorie. Con la crisi di Walter, Davide Ferrario riesce nel piccolo miracolo di scattare una precisa…
"Tutti giù per terra" è tratto dall'omonimo romanzo di Culicchia. Nel 1994 lessi con gusto il libro, sia per la storia, che in parte sentivo mia (ero giovane allora...), sia per la scrittura fresca e accattivante, tanto che mi ricordo quasi tutti gli snodi della trama a distanza di venticinque anni (ero giovane allora!).
Purtroppo la resa cinematografica non è all'altezza…
Un film con un giovane Mastandrea sulle incertezze e le paure della giovinezza, quando non si ha la più pallida idea di quale sia il proprio ruolo del mondo. Se a questo si aggiunge il contesto economico non proprio florido del protagonista ecco che il film rappresenta uno spaccato inquietante. Ma la disillusione, l’ironia e il sarcasmo con cui Mastandrea interpreta il ruolo del…
Prosegue il mio diario con le visioni di Agosto e di Settembre...
I Film sono ordinati, come al solito, per anno di uscita.
Serie TV concluse:
1a The Boys.
E voi cosa avete visto di interessante…
A.utomunito e A.mante delle Belle A.rti cercansi (A.stenersi perditempo: arricciatori di code di maiale, raddrizzatori di banane e vice-presidenti del… segue
2018
2018
Nel mese di ottobre questo film ha ricevuto 3 voti
A volte accade che qualche film, grazie all'armonica presenza delle giuste componenti, riesca a diventare un perfetto manifesto di un tempo, di un luogo, di una generazione, di un particolare universo del vivere. Ecco, "Tutti giù per terra" è l'impeccabile raffigurazione delle problematiche giovanili di un tempo non troppo lontano, dei turbamenti ed i dubbi che un ragazzo (od una…
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Commenti (11) vedi tutti
Il tiolo è solo la fine di una filastrocca che la generazione di cui si parla nel film conosce bene, ma è anche, metaforicamente, una visione del mondo e delle persone.
leggi la recensione completa di BalivernaPrendendo spunto da uno dei romanzi italiani di maggior successo di metà anni novanta, Ferrario racconta con garbo, ironia ed un buon ritmo le vicende di un neet ante litteram alle prese con il tentativo di dare un senso alla sua vita
leggi la recensione completa di galavernaCon uno stile aggressivo alla Danny Boyle prima maniera, Davide Ferrario riesce nel piccolo miracolo di scattare una precisa fotografia della precarietà di un momento storico e di una turbolenta fase dell'esistenza, che anche rivista oltre vent'anni dopo conserva intatta la sua efficacia.
leggi la recensione completa di port crosPurtroppo la resa cinematografica non è all'altezza del romanzo di Culicchia. Probabilmente serviva una scelta più coraggiosa, anziché limitarsi a trasporre la carta su pellicola. Peccato. Voto: 6+.
leggi la recensione completa di andenkoTormenti giovanili con ironia
leggi la recensione completa di siro17Giro giro tondo, senza cadere in terra. La vita dispensa angosce, ma anche sorprese e si può diventare inaspettatamente adulti sul pavimento di un negozio.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliBuon film con un ottimo Mastrandrea
commento di antonio de curtisVOTO : 7,5 Uno dei film più belli ed intelligenti girati in Italia negli ultimi dieci anni! Spiritoso, ma anche disilluso, genuino e contro il sistema. Educativo.
commento di supadanyuno dei pochi film degni di attenzione del cinema italiano degli ultimi dieci anni
commento di bocchanMastandrea geniale e bravissimo… qualunque diciottenne si riconosce alla perfezione nel personaggio! Piccola opera d'arte all'italiana anche e soprattutto per i mitici Cccp che ci accompagnano alla grande nella colonna sonora!
commento di RageAgainstBerlusca