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Vedo nudo

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su Vedo nudo

di mm40
6 stelle

Alla fine degli anni ’60 i vecchi maestri della commedia all’italiana (Risi, Comencini, Salce, Monicelli) sono ormai alle corde: c’è rimasto poco da dire e soprattutto la realtà ha ormai sorpassato la fantasia, doppiandola più volte. Il cinema autoriale delle nuove leve – i vari Bellocchio, Samperi, Petri, Taviani e via dicendo – emerge prepotentemente mentre sceneggiatori e attori del precedente ventennio (d’oro) stanno invecchiando insieme ai citati registi. Dalle pretese che questo Vedo nudo suscita, quindi, ci si può aspettare poco: regia di Risi, protagonista Manfredi per una serie di episodi (stratagemma peraltro ormai datato) con argomento vagamente pruriginoso. E invece il risultato è discreto: non tanto per le storie in sé che il film racconta (cinque su sette sono esili come barzellette, solo un paio hanno una trama compiuta e consistono di qualcosa di più che uno sketch), quanto per la sottile leggerezza mantenuta nel trattare una tematica – il sesso – che il cinema italiano sviscererà parecchio a fondo nel successivo decennio (a questo proposito sarebbe interessante un paragone con il circa analogo Il comune senso del pudore, di Alberto Sordi, del 1976, atto di denuncia ben più scoperto e didascalico). Regge bene l'episodio Ornella, con un grande Enrico Maria Salerno come spalla di lusso, così come colpisce nel segno l’apologo finale dal titolo Vedo nudo, da cui prende nome l’intera pellicola; Udienza a porte chiuse è soltanto l’occasione per sbrigliare il talento di Manfredi in parti di reietti sociali (sorta di trailer del personaggio che interpreterà in Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola, nel 1976), mentre degli altri episodi c’è davvero pochetto da dire. Fra gli altri nomi nel cast spiccano anche Sylva Koscina (nei panni di sé stessa, curiosamente come già ne Il vigile, di Luigi Zampa, 1960), Umberto D’Orsi, Daniela Giordano e una comparsata – nei panni giustamente di un matto – per Jimmy il Fenomeno. In sceneggiatura: Fabio Carpi, Jaja Fiastri, Bernardino Zapponi, Ruggero Maccari e Dino Risi; fotografia di Erico Menczer e piacevole colonna sonora di Armando Trovajoli. C’è infine da segnalare che il successo di Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso… di Woody Allen (1972), dichiaratamente ispirato alla commedia italiana a episodi, deriva senza ombra di dubbio anche da questo film. 6/10.

Sulla trama

Film a episodi: Manfredi incontra e si scontra con il sesso e le sue più popolari manie e fobie. C’è il dottore che lusinga la bella e famosa attrice mentre lascia agonizzare il paziente ferito; l’omosessuale che mantiene una relazione per corrispondenza con un uomo; il maniaco zoofilo che fa sesso con le galline…

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