Regia di Carlo Borghezio vedi scheda film
Piccola farsa della fase discendente della carriera cinematografica di Macario, pur scritta da qualche buona firma della commedia italiana (tra gli sceneggiatori figura anche Monicelli). La formula di Macario non suona più originale e sembra pescare tra i modelli consolidati del genere comico: Chaplin, i Fratelli Marx, Laurel & Hardy, Totò. Il copione alterna qualche battuta bambinesca (quando Gaetano gli dice che gli italiani, per avere successo, sono sempre dovuti andare all'estero e porta come esempi Caruso e Marconi, Cristoforo risponde che anche Colombo, per scoprire l'America, è dovuto andare in America) e qualche frecciatina di satira politica: quando il protagonista riesce ad avere la meglio nella gara di bastonate con il gaucho prepotente (Folco Lulli), attribuisce il merito all'abitudine che aveva fatto in Italia a prendere le manganellate della Celere.
Spettacolo che si può ancora vedere, ma di sabato mattina. oziando davanti alla TV.
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