Un sempliciotto e un furbacchione si mettono in combutta. Finiscono su una chiatta destinata a bersaglio per la flotta, poi migrano in America dove ne passano di tutti i colori, tanto da decidere di tornarsene a casa. Con una barchetta affrontano quindi le onde dell'oceano. Le gag lasciano a desiderare la coppia Macario- Ninchi è male assortita.
Ultimo capitolo della "trilogia dell'uomo della strada", è il più debole, scombinato e tirato via. Un film che vive stancamente di rendita e si affida con pigrizia alla comicità di un Macario a mezzo servizio, assopito e poco ispirato. Quanto meno ha il merito di scherzare con garbo e ironia sul mito del "sogno americano". Datato e sfiatato.
Minore, ma simpatico film con Macario.
Terzo di una trilogia comica che aveva visto Macario protagonista in quegli anni(gli altri due erano" l'Eroe della strada" e" Come persi la guerra")vede accanto al comico torinese bei nomi come quello di Carlo Ninchi nel ruolo dell'amico, Delia Scala,Pina Gallini nel ruolo della"vecchia" e Folco Lulli.
Sceneggiato da Monicelli,Steno,Benvenuti e Mario… leggi tutto
La guerra è finita, l'Italia è in crisi. Cristoforo Colombo, non riuscendo a trovare lavoro, decide di andarsene: e dove, con questo nome, meglio che in America?
Come scopersi l'America è la terza pellicola consecutiva in due anni circa che lega il regista Carlo Borghesio, buon mestierante, al comico Macario, protagonista come sempre di bizzarre disavventure a base… leggi tutto
Minore, ma simpatico film con Macario.
Terzo di una trilogia comica che aveva visto Macario protagonista in quegli anni(gli altri due erano" l'Eroe della strada" e" Come persi la guerra")vede accanto al comico torinese bei nomi come quello di Carlo Ninchi nel ruolo dell'amico, Delia Scala,Pina Gallini nel ruolo della"vecchia" e Folco Lulli.
Sceneggiato da Monicelli,Steno,Benvenuti e Mario…
Lo spiantato Macario finisce in una barca diretta in America e, quando arriva, cerca di vivacchiare come può...
Dispiace parlar male di film così, poiché la loro unica colpa è quella di essere datati e male invecchiati. Macario è bravo e sarebbe stato un buon comico, ma purtroppo è stato sfruttato assai male dal nostro cinema.
La guerra è finita, l'Italia è in crisi. Cristoforo Colombo, non riuscendo a trovare lavoro, decide di andarsene: e dove, con questo nome, meglio che in America?
Come scopersi l'America è la terza pellicola consecutiva in due anni circa che lega il regista Carlo Borghesio, buon mestierante, al comico Macario, protagonista come sempre di bizzarre disavventure a base…
Piccola farsa della fase discendente della carriera cinematografica di Macario, pur scritta da qualche buona firma della commedia italiana (tra gli sceneggiatori figura anche Monicelli). La formula di Macario non suona più originale e sembra pescare tra i modelli consolidati del genere comico: Chaplin, i Fratelli Marx, Laurel & Hardy, Totò. Il copione alterna qualche battuta bambinesca…
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Commenti (2) vedi tutti
Ultimo capitolo della "trilogia dell'uomo della strada", è il più debole, scombinato e tirato via. Un film che vive stancamente di rendita e si affida con pigrizia alla comicità di un Macario a mezzo servizio, assopito e poco ispirato. Quanto meno ha il merito di scherzare con garbo e ironia sul mito del "sogno americano". Datato e sfiatato.
commento di degoffroDatato e ben poco divertente.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti