Regia di Wong Kar-wai vedi scheda film
Esordio alla regia per Wong Kar-wai, già attivo come sceneggiatore (ruolo che ricopre anche qua, insieme a Jeffrey Lau), "Wong Gok ka moon" (che si tradurrebbe con 'Mong Kok Carmen, riferimento ad un'area di Kowloon, in cui è ambientata gran parte della vicenda, mentre il titolo internazionale richiama una canzone) è un mix di dramma sentimentale e gangster movie con Andy Lau (Trilogia di "Mou gaan dou", Infernal Affairs), Maggie Cheung (poi diretta da Wong in "Fa yeung nin wah", In the mood for love) e Jacky Cheung ("Dip huet gai tau", Bullet in the Head) come Terzetto protagonista.
Tra i cinque lungometraggi da me finora visti dell'Autore, questo è sicuramente il meno riuscito e più acerbo: infatti, a differenza dell'a-temporalità dei Film successivi, questo "Wong Gok ka moon" si rivela subito prepotentemente ancorato all'estetica ottantiniana (di Hong Kong), con una colonna sonora originale 'tamarroide' e un gusto per la violenza a tratti affine al cinema bazzicato da John Woo, ma senza la dimestichezza dell'Autore di "Dip huet seung hung" (The Killer). Anche la storia d'amore tra Wah (Lau) e la cugina Ngor (Cheung) non ha quello sviluppo credibile, graduale e sottilmente disturbato che contribuisce a rendere grandiose perle come "Fa yeung nin wah" o "Chun gwong cha sit" (Happy Together), il Tema della Solitudine appare messo in secondo piano mentre quello dell'Amicizia fraterna, che finora ho visto meno affrontato da Wong (e, ad esempio in 'Happy Together', verrà collegato all'Amore impossibile e alla Solitudine), mi ha dato l'idea di un già visto e meglio (in primis nel nel "Mean Streets" di Scorsese a cui questa pellicola è stata associata).
Detto ciò, come pellicola 'di genere' sganciata dall'evoluzione stilistica del suo Autore "Wong Gok ka moon" funziona e pure molto bene, soprattutto se si amano i film action-gangster e ancor più specificatamente se affrontato da cineasti orientali, l'utilizzo del Brano "Take My Breath Away" di Moroder e Whitlock eseguito da Sandy Lam (usata nel 'trailer' della rassegna cinematografica da me frequentata) è suggestivo e anticipa le scelte 'da juke box' delle successive Opere di Wong, il Cast è tutto straordinariamente in parte specialmente per il Terzetto Protagonista e, seppur in modo molto più acerbo e meno approfondito, Tematiche importanti per il Cinema dell'Autore come la citata Solitudine si possono comunque già trovare se si vuole cercarle.
Concludendo, pur essendo lontano dagli altri (capo)lavori da me finora visti di Wong Kar-wai, "Wong Gok ka moon" è comunque un'opera molto interessante e ben realizzata.
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