Regia di Franco Giraldi vedi scheda film
Commedia pecoreccia che però osa l’inosabile e dice qualcosa di significativo sulla ingestibile situazione di sovraffollamento nelle carceri e sull’omosessualità serpeggiante. È vero che fra la trama e alcuni caratteri minori siamo alla caricatura, ma è anche vero che Tognazzi e la Vitti, strepitosi entrambi, meritano comunque la visione del film.
Una maestra d'asilo tanto femminista quanto sessuofoba (Vitti) testimonia contro il protettore (Tognazzi) di una prostituta trovata assassinata, facendolo condannare. Resasi conto di avere sbagliato qualcosa nella testimonianza, viene assalita dai sensi di colpa, lo va a trovare in carcere e finisce per sposarlo. Salvo, poi, occupare il posto della defunta.
Commedia pecoreccia che però osa (per i tempi) l'inosabile (la masturbazione nell'aula delle visite) e dice qualcosa di significativo sulla ingestibile situazione di sovraffollamento nelle carceri e sull'omosessualità serpeggiante. È vero che fra la trama e alcuni caratteri minori siamo alla caricatura, ma è anche vero che Tognazzi e la Vitti, strepitosi entrambi, meritano comunque la visione del film.
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