Regia di Luciano Emmer vedi scheda film
Il miglior film di Luciano Emmer, il cui opus più celebre resta il corale Domenica d’agosto. Quasi a voler sottolineare un’atmosfera più intima e sommessa, se non dimessa, qui entra in un’abitazione piccolo borghese, dove una fedele e buona domestica assiste alle crisi coniugali dei suoi padroni e alla crescita della figlia di questi.
Con raffinatezza, eleganza e delicatezza, Emmer e i suoi sceneggiatori Ennio Flaiano e Rodolfo Sonego (acuti e arguti osservatori di un Paese che cambiava ma che restava fondamentalmente uguale a se stesso) indagano nelle psicologie vellutate dei personaggi della storia, ben disegnati non solo da una scrittura efficace, ma anche da attori diretti con mestiere vivace. Gabriele Ferzetti è stato raramente così bravo negli anni cinquanta, Franco Fabrizi affina ancora una volta il suo ruolo ambiguo e Gina Busin incarna con dolcezza e fermezza il personaggio che dà il titolo a questa deliziosa ed agrodolce commedia sentimentale.
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