Regia di Yong-Kyun Bae vedi scheda film
Un piccolo compendio di filosofia buddista, o ,più precisamente, di meditazione zen, dove i tempi narrativi sono regolati dall'incedere delle stagioni, della vita oltre che dell'anno. Un maestro zen insegna ai suoi discepoli la strada per raggiungere l'armonia universale, rinunciando all'Io e alla logica razionale, tanto cara a noi occidentali.. Una strada fatta di kohan e di de-costruzioni. Centrale il rapporto con la Natura, infatti gran parte del film cerca di esaltarne la dimensione, tanto da trasformare la flora e la fauna in protagonisti veri e propri. Spiazzante a tratti, ma anche spesso ingenuo e naif, tanto da non permettere piena adesione -emotiva prima ancora che filosofica- alla vicenda. Si guarda il film un po'straniti, come se arrivasse da un mondo dove l'innocenza ancora non è andata perduta.. Ci sono poi sequenze poco scorrevoli che appesantiscono un po' il tutto (nel montaggio qualche taglio in più avrebbe giovato). Il risultato complessivamente è comunque apprezzabile, e la visione -soprattutto per chi è a digiuno in materia di zen- può contribuire ad avvicinare a parte di quel vasto mondo che chiamiamo "oriente".
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