Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Che prezzo ha la propria integrità morale?E'questo il quesito che pone Sidney Lumet con questo suo film metà thriller processuale e metà giallo a tesi impegnato a dimostrare tutto il marcio presente ell'ammnistrazione della giustizia.Ad ogni livello.E anche il protagonista,ex poliziotto diventato avvocato e poi procuratore distrettuale per tutta una serie di circostanze favorevoli da anima candida deve porsi la domanda che ho posto all'inizio.La notte che cade su Manhattan del titolo orginale è il buio che cade sulla coscienza di ognuno,è quel cono d'ombra insito nell'amministrazione della giustizia come ideale,è il venire a patti col sistema.Sistema in grado di distruggere e fagocitare tutto e tutti.Lumet ha preso questi argomenti tante altre volte e lo ha fatto anche meglio perchè questo film non è confrontabile con perle tipo Serpico,Il principe della città o Il verdetto.Ma prende ispirazione un po'da tutti questi film ora citati sempre con quell'aura democrat che ha contraddistinto i lavori migliori del vecchio Sidney.La confezione è naturalmente deluxe ma è uno dei film minori di Lumet:decisamente troppo lunga la parte processuale che è anche la meno interessante,qualche personaggio non ha ragione di esistere.Anche nella scelta degli attori il film non convinceGarcia non convince,la Olin viene trattata come una suppellettile decorativa,Dreyfuss cita e si autocita;i migliori sono Gandolfini ed Holm ...
uno dei suoi film minori
scelta poco azzeccata
bravo
cita e si autocita
funzione solo decorativa.personaggio inutile nell'economiadel racconto
bravo
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