Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Decoroso,diretto con mestiere,ben intenzionato a narrare un caso di coscienza:e questi sono i pregi di "Prove apparenti",venuto quattro anni dopo il flop commerciale e qualitativo di "Un'estranea tra di noi".Ma è anche mal servito da una sceneggiatura(di Lumet stesso) piatta e prevedibile,ruoli non perfettamente a fuoco che poco aiutano i pur volenterosi attori,uno snodo narrativo(la relazione tra Garcia e la Olin,inizialmente rivali) che non sta ne' in cielo ne' in terra,e un generale concentrato di luoghi comuni,sicuramente,in buona fede.Il cineasta da sempre infervorato da una propulsione "liberal" è apprezzabile per l'impegno che mette nella sua opera,ma segna un po'il passo raccontandoci di un idealista che si ritrova con troppo potere in manoe deve insozzarsi con i compromessi.Restano certi squarci di New York,e la valida interpretazione di Richard Dreyfuss,che pero'sparisce nella seconda parte del film.
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