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M. D. C. - Maschera di cera

Regia di Sergio Stivaletti vedi scheda film

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La recensione su M. D. C. - Maschera di cera

di trebby
10 stelle

Narrano le fonti che questo film fu la prima pellicola trasmessa su italia 1 per notte horror 1999, ovvero la celebre rassegna estiva di film dell'orrore trasmessa appunto da italia 1 ogni estate dal remoto 1991. Sono passati 20 anni e possiamo notare che in un'epoca dove gli horror demoniaci e spiriti come la serie di film Conjiuring, Insidious e Sinister spadroneggiano un horror come ''maschera di cera'' appare un pò desueto. Non è ne spiritico, ne demoniaco, ne tantomeno splatter o slasher. Questo è un film ispirato ai classici del cinema d'orrore anni 50, un'epoca dove i musei delle statue di cera erano molto comuni e facevano molta paura. Il film merita un bel 10 solo per come sono stati costruiti i personaggi, a partire da Boris Volkoff (Robert Hossein) questo personaggio ricorda molto da vicino gli antagonisti dei film di James Bond degli anni 70 come Hugo Drax e Karl Stromberg ovvero personaggi geniali, creativi ma allo stesso tempo pervasi da un pessimismo reazionario dove l'umanità è considerata irrimidebilmente corrotta e destinata a compiere il male, un'umanità da punire severamente. Questi cattivi ovviamente hanno in mente un modello di società ideale da imporre anche con la violenza. Il James Bond degli anni 70 non ha più a che fare con un branco di corrotti come la Spectre che mettono una bomba atomica per farsi riempire di denaro e comprare uno yacht come Maximilian Largo ma con dei geniali visionari intenzionati a redimere l'umanità impartendo una severissima lezione. Ecco questo è Boris Volkoff, un personaggio che ad un certo punto raggiunge il più becero moralismo e perbenismo ipocrita quando decide di punire un bambino con il vizio del furto. Ovviamente lo spettatore prova simpatia per la dolce prostituta Giorgina, quasi che il regista volesse far intendere che c'è molto di buono in quell'umanità che il cattivo del film vuole severamente punire. In una società come la nostra sempre più pessimista, moralista, perbenista ed ipocrita un cattivo come Volkoff a molti starebbe pure simpatico, a quanto pare la nostra società è molto diversa da quella degli anni 70 e 90. Romina Mondello in questo film è assolutamente fenomenale, un mix di dolcezza e tenerezza, guardando il film ho pensato che avrebbe dovuto recitare in ''canone inverso'' al posto di Melanie Thierry. Buone le atmosfere dei film, il museo delle cere conserva tutto il suo fascino che dona sontuosità al film, buoni i dialoghi ad esempio quando Bolkoff dice:''sono nato a Praga una città magica'', sempre per conferire una certa eleganza al film, certo alcuni attori sembrano più adatti al piccolo schermo più che al grande schermo tuttavia il film è abbastanza piacevole.

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