Regia di Peter R. Hunt vedi scheda film
Il film è tratto da uno dei migliori romanzi di Ian Fleming sull'agente del servizio segreto britannico, e già riflettendoci questo è tutto dire se si pensa che il film gli è molto fedele.
Le scene d'azione presenti in questo film sono molto dure, a partire dalla prima scazzottata sulla spiaggia passando per la corsa in automobile sulla pista del rally, per la valanga (ottima questa sequenza, il film accumula scene forti su scene forti senza preoccuparsi della durata, che assolutamente non pesa, come se il film durasse 1 ora in meno della durata effettiva), e l'ottimo inseguimento in bob. Queste sequenze action sono coreografate come nessun'altra sequenza analoga nella serie, grazie al montaggio (qui di John Glen, ma dato che livelli simili non saranno eguagliati, mi piace pensare che abbia avuto parte importante lo stesso Hunt, montatore dei precedenti episodi) e alla regia - con riprese da tutti gli angoli più efficaci per aumentare l'impatto sconvolgente che provocano nello spettatore - dell'espertissimo Peter Hunt (che in merito apporta moltissime novità rispetto allo standard della serie, peccato non abbia continuato nonostante si sia rivelato il migliore regista della saga). Hanno rilevanza, nell'accompagnamento di dette sequenze action, le musiche di John Barry, tra cui il pezzo che commenta perfettamente la già citata scazzottata dell'incipit, pezzo poi ripreso durante la fuga in bob di Blofeld inseguito da Bond (ma è ottimo anche il tema d'apertura).
Ma non ci sono solo perfette sequenze d'azione. Un'altra grande novità è la dimensione romantica data a questo film, che non mi sentirei neanche di definire "sottotesto", dato che è parte integrante e importantissima del tutto, senza la quale il film non avrebbe l'intensità che possiede. Dimensione romantica ma è anche un romanticismo disperato. Infatti, le sequenze concitate di fuga coinvolgono anche perché non si tratta di un'usuale fuga per salvare la pelle (fughe come quelle in qualsiasi film della saga e in qualsiasi film action) ma una fuga per salvare il proprio amore, l'amore che si è instaurato tra Bond e Tracy Di Vicenzo e che rischia di essere stroncato da un piano criminale privo di qualsiasi sentimento che non sia il potere, e il denaro. Dopotutto, James Bond è ancora un "Agente al Servizio Segreto di Sua Maestà" e si rende ben conto che innamorarsi veramente comporta anche una sensazione costante di paura di perdere la propria amata a causa di brutali esterni. Vedasi a questo proposito la sequenza in cui Bond e Tracy fuggono sugli sci e Blofeld provoca una valanga per travolgerli. Già, Bond è sempre stato Bond ma in questo film si vede come sia lui che Tracy siano in realtà 2 anime che hanno intimo bisogno d'amore. Toccante - e significativa -, poi, la scena precedente dei 2 nel granaio dove si sono rifugiati, ma coinvolgenti - ovviamente - anche la serie di frammenti di incontri tra Tracy e Bond accompagnati dall'ottima canzone di Louis Armstrong e la disperazione del finale, con l'uomo rimasto da solo coi suoi rimpianti e che non può fare altro che rivivere i pochi attimi che ha vissuto con Tracy.
Non si perde tempo in gingilli tecnologici, ma l'humour - ad alti livelli - non manca, a partire dalla simpatica constatazione iniziale di Lazenby che "questo non era mai successo a quello di prima", passando per il suo divertente travestimento con gonnellino e le sue avventurette con le ragazze di Piz Gloria.
Vorrei sbagliarmi, ma il misero "sufficiente" dato da FilmTv a questo film, credo sia dovuto al trend comune di non giudicare il film oggettivamente in base a diversi fattori, tra cui la mancanza di un volto attraente e famoso quale sarebbe quello di Sean Connery. Resto basito infatti di fronte a "non si discosta molto dalle altre pellicole della serie" (quando a ragion veduta la maggior parte delle altre pellicole della serie, anche le più noiose e improbabili come Si Vive Solo 2 Volte, si beccano "Buono"), dato che il film, piaccia o non piaccia, tira le somme della saga in tutto e per tutto (e invece i film successivi ripescheranno il solito tran tran). A me non interessa se ci sia un attore o meno, ma giudico il film per quello che è; ritengo che Mereghetti abbia dato un voto giustissimo e meritatissimo al film (***1/2 su ****), quindi nel trasporre il voto su FilmTv non posso che affibbiargli un "Ottimo".
La saga di Bond si arricchisce di un capitolo molto diverso. C'è sempre il pazzo assetato di potere che vuole ricattare il mondo, ma è quasi un McGuffin hitchcockiano, i meriti del film stanno nella novità apportate in ambito umano: Bond si innamora veramente! (faccenda citata diverse volte in film successivi della saga)
già nel commento
Nulla, è il Bond perfetto
compreso nel commento
Fisico atletico che ben si presta alle sequenze di combattimento e action. A me non interessa che non ci sia Sean Connery al suo posto, Lazenby ha un volto più ordinario e fa un buon lavoro, e a me questo basta.
Bellissima, ma forse sono di parte. Corpo da sballo ma ispira anche tenerezza. Comunque sono mandati a farsi friggere tutti gli stereotipi delle Bond Girl della saga. Tracy Di Vicenzo è un carattere vivo e a tutto tondo, non è né un oggetto da manipolare, né una ragazza pepata per strappare il sorriso allo spettatore.
Nel film non mi sembra venga spiegata la sua disperazione profonda che la spinge al tentativo di suicidio, ma dal romanzo si evince - leggasi wikipedia per sincerarsene - che Tracy è reduce da una vita familiare che porterebbe facilmente chiunque al suicidio: marito donnaiolo morto in incidente, e figlio morto poco dopo il parto.
Interpretato da Telly Savalas. E' un personaggio quasi astratto la cui funzione è quella di ricattare il mondo intero con un virus, ma anche la altrettando disastrosa funzione di separare Bond e Tracy Di Vicenzo.
Quasi l'artefice dell'innamoramento di Bond. "Consegna" infatti la figlia Tracy a Bond, dopo che Bond aveva passato con lei una sola notte come ha fatto con tante altre donne.
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