Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
Di Soldini ho visto solo questo film e Pane e tulipani, ma mi sembrano entrambe opere sopra la media, frutto di un regista che si può ritenere uno dei migliori autori italiani contemporanei per la personale visione cinematografica e l'indiscutibile bravura negli aspetti tecnici della realizzazione. Qui, come in altre occasioni, sembra ispirarsi al cinema di Kieslowski negli intrecci del caso che regolano gli sviluppi della trama, e che mettono in contatto le esistenze di due donne sole e bisognose di calore umano. Le protagoniste nella realtà sono entrambe napoletane, ma sono state efficacemente dirette nei ruoli di una donna di Treviso (Licia Maglietta) e una di Taranto (Valeria Golino) che vengono messe in contatto da un'anziana donna rom (Mira Sardoc). L'eleganza della scrittura e la cura dell'immagine sono costanti: Soldini sembra non sprecare mai un'inquadratura, e dispiace solo per qualche stereotipo un pò abusato nella parte ambientata a Taranto. Il finale aperto, invece, mi è sembrato adeguato a questo tipo di vicenda. Ineccepibili come al solito la fotografia di Luca Bigazzi e le musiche di Giovanni Venosta.
voto 8/10
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