La bambina Teresa ha perso un dentino e ha bisogno di un posto speciale dove lasciarlo riposare per sempre. La meridionale Maria è spenta da una quotidianità contrassegnata dalla scialba routine: inconsapevolmente infelice, potenzialmente in grado di scalare le montagne. Elena del Nord è una chimica bravissima nel miscelare formule per cosmetici, ma indisciplinata con la propria vita (da) separata: amante senza il coraggio del confronto, vuota come una giornata trascorsa a guardare la Tv. Per sanare ogni urgenza piove dal cielo carico di pioggia, Anita: un angelo, probabilmente. Il cinema di Soldini ha lo sguardo fermo, algido, lucido. Ma in questo film di donne sospese e attonite, le priorità paiono indirizzarsi sui sentimenti, i ghiacci sembrano sciogliersi sotto i colpi di una scandalosa tenerezza.
Gran bel film di Silvio Soldini, a mio parere migliore del successivo e pur ottimo “Pane e Tulipani” che l’ha consacrato come regista emergente. Bella sceneggiatura e ottimo cast d’attori, con una splendida Licia Maglietta. Da rivalutare.
Il destino unisce in modo bizzarro le esistenze(e le solitudini) di due donne che vivono in posti agli antipodi tra di loro:la fintamente realizzata Elena,bel lavoro,amante di fascino ma terribilmente assente quando lei ha bisogno di lui,molte serate passate da sola davanti alla tv,vive nella quieta Treviso.Maria con un marito che è meglio perdere che trovare e una famiglia destabilizzata… leggi tutto
VOTO 6,5 SCIUPONE (Tv Maggio 1999) Ritratto di donna molto sensibile, soffermato sulle interpreti, ma purtroppo mal sviluppato che prende il volo solo nel finale, ma non in senso positivo... Il realismo soldiniano è sempre sinonimo di qualità e personalmente riesce sempre a coinvolgermi ma da questo regista mi aspetto di più. La poesia nella vita comune, nella realtà… leggi tutto
«Paga pegno chi definirà Le acrobate un film "al femminile", un'espressione ormai logorata dall'uso», scriveva Tullio Kezich nel 1997 a proposito di questo film, che parte bene, anche grazie alla silenziosa espressività di Licia Maglietta, ma si affloscia e si sfliaccia man mano che la storia progredisce verso un finale tanto poco plausibile da far scrivere al vecchio critico che Soldini… leggi tutto
Al contempo furba e sincera, la 2ª stag. (5 ep. da ca. 45’ l’uno) di “Monterossi” compie un deciso passo in avanti rispetto alla 1ª (3+3 ep.) e si dimostra più, oltre che adulta…
Elena (Livia Maglietta) è una chimica con un divorzio alle spalle che una sera mette sotto con la macchina una vecchia con cui poi farà amicizia. Quando quest'ultima muore per delle cause che niente hanno a che a fare con l'incidente, Elena fa per caso la conoscenza di Maria (Valerio Golino), altra amica delle donna deceduta persa in un matrimonio difficile e con una figlia che fa…
Questa playlist è il risultato di un chiaro conflitto di interessi, visibile, lampante. Giovanni Venosta - compositore, pianista e tastierista, musicologo, docente, cinefilo, pioniere e pasticciatore…
«Paga pegno chi definirà Le acrobate un film "al femminile", un'espressione ormai logorata dall'uso», scriveva Tullio Kezich nel 1997 a proposito di questo film, che parte bene, anche grazie alla silenziosa espressività di Licia Maglietta, ma si affloscia e si sfliaccia man mano che la storia progredisce verso un finale tanto poco plausibile da far scrivere al vecchio critico che Soldini…
L'unione di differenti solitudini, il viaggio esistenziale, l'insondabilità dei progetti del destino; questo - e molto altro - è alla base del cinema di Soldini, ormai attivo da una quindicina di anni e già in grado di definire con sufficiente chiarezza i confini e le prospettive della sua vena creativa. In questo lasso di tempo i titoli da lui diretti non sono stati molti, a dimostrazione…
Elena (Licia Maglietta), chimico quarantenne di Treviso, investe accidentalmente una barbona di origini ungheresi (Mira Sardoc: lo spunto ricalca quello di un film del 1991, Faccia di lepre). Dopo essere stata accudita per un certo periodo, l'anziana donna muore. Elena cerca allora di mettersi in contatto con i presunti parenti della donna e si reca a Taranto, dove conosce Maria (Valeria Golino)…
Di Soldini ho visto solo questo film e Pane e tulipani, ma mi sembrano entrambe opere sopra la media, frutto di un regista che si può ritenere uno dei migliori autori italiani contemporanei per la personale visione cinematografica e l'indiscutibile bravura negli aspetti tecnici della realizzazione. Qui, come in altre occasioni, sembra ispirarsi al cinema di Kieslowski negli intrecci…
Silvio Soldini è un regista assolutamente peculiare nel panorama cinematografico italiano. Milanese ma originario del Canton Ticino, a 21 anni ha il… segue
Il destino unisce in modo bizzarro le esistenze(e le solitudini) di due donne che vivono in posti agli antipodi tra di loro:la fintamente realizzata Elena,bel lavoro,amante di fascino ma terribilmente assente quando lei ha bisogno di lui,molte serate passate da sola davanti alla tv,vive nella quieta Treviso.Maria con un marito che è meglio perdere che trovare e una famiglia destabilizzata…
VOTO 6,5 SCIUPONE (Tv Maggio 1999) Ritratto di donna molto sensibile, soffermato sulle interpreti, ma purtroppo mal sviluppato che prende il volo solo nel finale, ma non in senso positivo... Il realismo soldiniano è sempre sinonimo di qualità e personalmente riesce sempre a coinvolgermi ma da questo regista mi aspetto di più. La poesia nella vita comune, nella realtà…
Arsenale e porto militare e mercantile, Ilva, raffineria, cementificio, forse in futuro un rigassificatore. Un mare, anzi due, mortificati dalle industrie, aria irrespirabile, alta percentuale di tumori polmonari,…
Amo il cinema di Soldini, ma non è una cosa cosciente. Mi sono accorta che lo amo perché sullo scaffale ho (quasi) tutti i suoi film e li ho visti praticamente tutti. Amo che riesca a passare dalle…
Questi sono film che ho visto (bè, alcuni no, lo ammetto) e che ho citato nella mia tesi di laurea, ho voluto condividerli con voi perchè almeno questo libro che dorme lì da 5 anni possa essere…
Strano incontro fra una donna agiata e una proletaria con problemi familiari. Soldini conclude in calando, ai limiti della sufficienza, la sua trilogia della A (dopo L’aria serena dell’ovest e Un’anima divisa in due). Storia potenzialmente intrigante ma personaggi e situazioni troppo stereotipati, a partire dalla mendicante sputasentenze e maestra di vita per finire con il…
Metà film è dedicato all'incontro a Treviso fra Elena (Maglietta) e la vecchia slava (Sardoc), molto bello, tenero, mai banale o retorico; in particolare il funerale del gatto, cui si contrappone quello anonimo della vecchia. Nella seconda metà il film perde mordente, diventa sempre più fiacco, banale, quasi dichiaratamente (ma non ne capisco il motivo), in immagini da cartolina di Taranto e…
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Commenti (3) vedi tutti
Film bello, forse un po' troppo lungo inutilmente ,pero' la trama scava nell'animo umano
commento di danandre67Gran bel film di Silvio Soldini, a mio parere migliore del successivo e pur ottimo “Pane e Tulipani” che l’ha consacrato come regista emergente. Bella sceneggiatura e ottimo cast d’attori, con una splendida Licia Maglietta. Da rivalutare.
commento di Paul HackettPerchè i film di Soldini sono sempre così belli. Sembrano in fondo non raccontare niente e invece scavano nell'animo umano.
commento di florentia viola