Regia di Baz Luhrmann vedi scheda film
Davanti alla grandezza di Shakespeare tutti inchinano il capo e rabbrividiscono alla sola idea di storpiarne un pensiero o, peggio, una frase. Chiunque conosce le sue opere, e chiunque lo ama, non può perdersi questo omaggio moderno alla più famosa opera dell'autore. Se prima di questa numerosi altri registi ce ne avevano regalate svariate, la formula completamente nuova con cui Baz Luhrman si appresta ad omaggiare lo scrittore inglese è di sicuro la più sorprendente. Lascia intatto il linguaggio poetico dell'autore e trasferisce la scena a Verona beach contestualizzandola ai giorni nostri. Mercuzio è un simpatico uomo nero con troppo poco pudore, Tebaldo è un fanatico antipatico, Montecchi e Capuleti si sfidano a suon di pallottole e il principe altro non è che un burbero sceriffo con la faccia tosta tanto da sfidare le due famiglie più potenti della città. La coppia di innamorati, invece, agli occhi di Baz, ha i volti di Leonardo DiCaprio e Claire Danes rimanendo fedele così alla giovane età dei protagonisti e regalando agli spettatori i più bei Romeo e Giulietta che la storia del cinema ricordi. Talmente belli e talmente nelle parti che riescono a catalizzare, comunque, su di loro tutta l'attenzione che meritano nonostante il caos che regna intorno. L'innocenza del volto di Giulietta alimenta l'animo nobile di un Romeo, il cui amore sofferente, si rispecchia nei suoi intensi occhi azzurri. Un tripudio di colori fa da contorno ad ambientazioni maestose, anche il teatro di pietra innalzato su una spiaggia con al centro un buco sul mare è un inno scenografico che si oscura e si illumina nei momenti più opportuni. Un film spettacolo che è di sicuro l'opera migliore di Luhrman (con una marcia in più anche di "Moulin Rouge"), che regala al mondo del cinema due delle scene più belle e memorabili di sempre: intenso l'incontro tra i due giovani amanti attraverso un acquario e commovente e mozzafiato una delle ultime sequenze all'interno della chiesa, dove giace Giulietta, con il corridoio illuminato per accompagnare Romeo ad unirsi alla sua sposa e poi spento per lasciare al centro della scena solo loro nei loro corpi inermi che uniti trasudano l'amore eterno perchè "mai ci fu storia con più dolore di quella di Giulietta e del suo amore".
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