Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film
Una Manhattan notturna e tetra, contesto ideale per due giornalisti pronti a rimestare nel torbido, ognuno con le sue motivazioni. Melville non ha mai fatto mistero della ammirazione per Giungla d'asfalto di John Huston e l'ambientazione newyorchese è un chiaro omaggio, ma allo stesso tempo anche per piccole assonanze di trama non si può far a meno di ricordare Asso nella manica di un altro maestro del noir che è stato Billy Wilder.
Ben delineati anche i caratteri dei due protagonisti che esprimono un cinismo difficile da digerire: il fotografo Delmas spregiudiucato nella sua amoralità e Moreau con quel suo servilismo e finto buonismo di facciata da risultare di gran lunga il peggiore dei due. Rimestare nel torbido si diceva, magari crearlo se non c'è.
E i due ci sguazzano benissimo.
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