Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Con il consueto stile brechtiano/iperrealistico, Kaurismaki racconta una parabola, significativa per capire quanto siano legate ad un filo le vite di tutti noi, membri di società capitalistiche e consumiste. Con il suo stile freddo e quasi spento, con quei suoi ambienti squallidi, quei suoi personaggi sudati e fradici di vodka e birra, quei suoi paesaggi che sembrano l'animazione di un quadro di Edward Hopper, quelle orchestrine che suonano un eterno revival, il regista finlandese riesce ad emozionare.
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