Nel Caucaso martoriato dalla guerra due soldati russi vengono catturati e portati in un piccolo paese di montagna da Abdul-Murat, un ceceno, che spera di scambiarli con il proprio figlio fatto prigioniero dall'esercito russo. Mentre i due soldati tentano la fuga, uno resta ucciso. Lo scambio, in questo modo, non può più avvenire, anche perché, nel frattempo, il figlio di Abdul è stato ucciso durante una fuga collettiva dalla prigione.
Note
Cercando lumi nella poetica di Tolstoj, l'autore dello straordinario "La libertà è il paradiso" (1989) cerca di spiegare la follia di una piccola e sporca guerra realzzando un "Apocalypse Now" da camera, sperduto fra le montagne di una regione lontana da Dio e dagli uomini. Amarissimo l'epilogo in cui nessuno torna a casa vincitore. La finzione di Bodrov è quasi documentaria. Un bellissimo film sospeso nell'atroce silenzio rotto solo da inesorabili scariche di mitra.
Durante la guerra in Cecenia, due soldati dell'armata russa vengono catturati da un autoctono (Djemal Sikharulidze) intenzionato a barattarli col proprio figlio, fatto prigioniero. Dei due, il più furbo e intraprendente, ma anche ossequioso alla logica bellica (Oleg Mensikov), morirà orrendamente, mentre l'altro (Sergej Bodrov Jr.), timido e gentile, si salverà la vita. Lo… leggi tutto
Un film riuscito a metà. Il primo tempo è lento e senza soluzione di continuità, mentre il secondo si
inserisce nella più compatta ed onesta tradizione del film-denuncia-sociale. Ed è stato proprio questo aspetto probabilmente a farlo arrivare agli Oscar.
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Durante la guerra in Cecenia, due soldati dell'armata russa vengono catturati da un autoctono (Djemal Sikharulidze) intenzionato a barattarli col proprio figlio, fatto prigioniero. Dei due, il più furbo e intraprendente, ma anche ossequioso alla logica bellica (Oleg Mensikov), morirà orrendamente, mentre l'altro (Sergej Bodrov Jr.), timido e gentile, si salverà la vita. Lo…
Un bel film ambientato durante la guerra fra russi e partigiani in uno stato del Caucaso, non nominato (la Cecenia?). Una colonna russa è attaccata a sorpresa e due soldati, il sergente Sascha e la recluta Vanya, restano a terra feriti; il pastore Abdul ottiene di prenderli per proporre uno scambio con il proprio figlio prigioniero dei russi, i quali però non si fidano. Successivamente Sascha…
Un bel film, basato su un racconto di Tolstoj, ma portato ai giorni nostri, proprio agli albori della guerra tra la Russia e la Cecenia. Due soldati russi cadono nelle mani di un anziano montanaro ceceno che li vuole scambiare con il figlio prigioniero dei soldati russi. Li sorvegliano un ceceno muto e una ragazzina che s'innamora platonicamente del soldato più giovane. Il film è interessante…
Film molto interessante.Un grottesco che porta all'assurdo temi serissimi e difficili da affrontare.Lo fa con più di una sbavatura,ma un' indubbia intelligenza e capacità mirata di non eccedere.Forse troppo difficile da somministrare nel suo complesso,ma Bodrov realizza un film comunque da vedere,con scene di umorismo nerissimo. VOTO 6 ½
Un film riuscito a metà. Il primo tempo è lento e senza soluzione di continuità, mentre il secondo si
inserisce nella più compatta ed onesta tradizione del film-denuncia-sociale. Ed è stato proprio questo aspetto probabilmente a farlo arrivare agli Oscar.
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Commenti (1) vedi tutti
Un bellissimo film sull'inutilità della guerra e le sue assurdità. In fondo tutti sono delle vittime.
commento di florentia viola