Regia di John Carpenter vedi scheda film
“Senza un’auto non sei nulla”. Così, probabilmente hanno pensato (e tuttora pensano) molti ragazzi americani. L’auto è sempre stato uno dei oggetti più rappresentativi del capitalismo e del consumismo a stelle a strisce. Un oggetto del desiderio, che provoca un sentimento d’amore gigantesco. Un sentimento ben descritto dalla definizione che il protagonista del film, Arnie Cunningham (un ottimo Keith Gordon), regala al suo amico Dennis (uno scialbo John Stockwell) : “L’ amore è vorace, mangia tutto, amicizia ,famiglia. Uccide per quanto mangia. Ma ti dirò qualcos'altro. Se lo nutri bene, può essere una cosa bellissima, ed è quello che abbiamo. Sai, quando qualcuno crede in te, amico, puoi fare qualsiasi cosa, qualsiasi fottuta cosa nell'intero universo!"
Ed è così accade, l’amore che sboccia tra Arnie e Christine, una bellissima Plymouth Fury rossa del 1958. Quindi, oltre l’elemento soprannaturale (l’auto che possiede una propria personalità, che si auto-rigenera, etc..) Carpenter firma un dramma romantico per adolescenti, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. In più il film ha una bella fotografia e un tema musicale, composto dallo stesso regista, davvero efficace a sottolineare la tensione, soprattutto nelle scene più cruente.
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