Regia di John Carpenter vedi scheda film
Un nuovo ABC horror per John Carpenter. Situazione classica, ma mai noisa: un gruppo di ragazzi, ambiente scolastico, sapore estivo, e qualcosa d'inquietante... Stavolta è una macchina, e si chiama Christine, ed è una vera e propria Femme Fatale! La trama è veloce e risaputa, ciò che mi preme ricordare di questo bellissimo film, è il suo aspetto cinematografico, indipendentemente che sia un gran bel horror. La pellicola è piena di luoghi comuni ristilizzati con maestria dal grande Carpenter: c'è il protagonista belloccio e buono, e il suo miglior amico guarda caso è un nerd di provincia; c'è la banda di teppisti che semina cattiverie; c'è il burbero meccanico (un Prosky divertentissimo); la ragazza impossibile; e il vecchio misterioso che nasconde orribili segreti! Ma il loro ruolo e la loro funzione all'interno della trama sono fondamentali per l'azione, la narrazione. Le immagini e le inquadrature, le musiche, il montaggio e la lentezza della macchina da presa, non sono solo i marchi di fabbrica di Carpenter, ma anche l'efficace stile per codificare l'intero film, che non è semplicemente un horror, ma una grande parabola giovanile.
Ok, si deve molto a King, che io non leggo, ma sicuramente Carpenter non ha fatto solo il "regista" in questo film. Infatti, non solo sputa sulla società benpensante, e sul rigore morale totalitario delle classi bene (che si può allargare tranquillamente al rigore culturale di un sistema sterile come quello di oggi), ma il regista ci racconta anche di una bellissima amicizia, distaccata, sobria, ma vissuta con la vera passione che solo noi ragazzi conosciamo. Ci parla del conflitto generazionale, della riscossa giovane di un ragazzo in crescita, della sua audacia e del suo coraggio. Ma tela anche una bella trama investigativa grazie ad un Harry Dean Stanton detective. Infatti,
l'efficacia sta anche e proprio nei personaggi: veri e propri caratteri da antologia. Dai due giovani protagonisti fino al vecchio proprietario di Christine (il suo racconto del passato della macchina è un gioiello di sceneggiatura abilmente aiutato dal montaggio), passando per Prosky-meccanico, e Dean Stanton-detective.
Un film completo, da vedere e rivedere.
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