Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
Leconte spazia fra successi e fiaschi, forse non trovando mai una via di mezzo, e da questo lato qui c'è proprio da ammirarlo, è evidente che ha determinate idee e che le segue fino in fondo. Qui siamo in una discreta ambientazione, ma la storia è povera e scontata che finisce per ritorcesi sulla realizzazione che è molto sprecata, tirando a vuoto i propri colpi. Eppure l'idea di mettere in scena il ridicolo, arma feroce contro la voglia di vivere, quando lo si raggiunge consapevolmente (unica eccezione Berlusconi che ci campa alla grande, ma qui si parla di uomini e non di burattini!!), non era male, ma diciamo che non convince proprio l'argomento principe che conduce il film.
Comunque è troppo facile giocare con le parole e mettere alla berlina il regista, oltretutto non se lo merita per niente, ha solo sbagliato il corpo del film, che magari ha compromesso l'esito voluto.
Il film è stato un successo in patria, che lo ha anche messo fra le candidature agli Oscar da parte francese, e non essendo italiani, quando candidano un loro film, i francesi, state pure certi che colpiscono il bersaglio della cinquina, una lezione per tutte è che fecero vincere l'Oscar all'inguardabile Indocina!!
Una storiella che accoppiata alla morale non fa decollare il film.
Ottima ricostruzione, ma occasione non centrata
Un ruolo, anche se da protagonista, abbastanza in ombra.
Grande attore che il regista conosce benissimo
Anche per lei vale il discorso del protagonista
Ottima partecipazione
Ottima caratterizzazione, come sempre
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