Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
Film calligrafico e impersonale per Leconte. Costumi sfarzosi, attori credibili, storia prevedibile e piuttosto piatta. Il vero motivo di interesse sta nel vedere la sempre seducente Fanny Ardant impegnata in un ruolo che fa il verso a quello della Glenn Close de "Le Relazioni pericolose". L'avvenente Fanny è un'affascinante e subdola cortigiana che si diverte a manipolare il prossimo con cinismo e freddezza.
Piuttosto scontata e banale.
terrei la Ardant e Rochefort e rivedrei diverse cose.
Deliziosamente amorale e vendicativa. La scena in cui si aggiusta i boccoli neri in modo seducente davanti agli occhi del povero Berling e lo respinge quando sta per baciarla è uno dei rari momenti caldi di un film piuttosto noiso.
sempre credibile.
dignitoso
Il regista dell'ottimo "Il marito della parrucchiera" ripropone il sempre bravo Rochefort protagonista del suo precedente film ma non azzecca una pellicola altrettanto originale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta