Regia di Stephen Herek vedi scheda film
Stephen Herek è alquanto rispettoso nei confronti del film originario, di cui metabolizza l'anima ludica e spensierata.
Uno dei Classici Disney più amati di sempre rivive "dal vero", coi personaggi del film a cartoni reinterpretati da un ottimo cast in carne ed ossa con a capo un'insormontabile Glenn Close, che veste le pellicce di una Crudelia De Mon luciferina e stravagante. Forse lo è talmente da oscurare Jeff Daniels nel ruolo di Rudy e Joely Richardson in quello di Anita, però Stephen Herek è alquanto rispettoso nei confronti del film originario, di cui metabolizza l'anima ludica e spensierata: se la prima parte della pellicola rilegge con minuzia filologica il famoso lungometraggio d'animazione inserendo anche alcuni dettagli del romanzo di Dodie Smith non inclusi nel primo adattamento, la seconda (dalla quale trapela lo zampino di John Hughes in fase di sceneggiatura) è una specie di Mamma, ho perso l'aereo in versione canina, dove Orazio (Mark Williams), Gaspare (un Hugh Laurie pre-Dr. House, con barba e borsalino) e Crudelia diventano vittime delle spassose ritorsioni complottate dai dalmata e dai loro amici animali. Diversamente da quanto accadeva ne La carica dei 101 animata, i character a quattro zampe non parlano: corretta e coraggiosa decisione. Ad ogni modo, analizzando il tutto con occhio cinico, si tratta pur sempre di una furba operazione di marketing. Costumi lussuosi e confezione luccicante.
Anche le musiche di Michael Kamen sono "da cartoon".
BUON film (7) — Bollino VERDE
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