Regia di Umberto Marino vedi scheda film
Disavventure esistenziali di un gruppetto di amici che navigano mestamente verso la quarantina.
Finalmente soli è un'opera ambiziosa e totalmente fallita, un film con pretese di affresco generazionale che - nonostante le firme onorevoli della premiata ditta Benvenuti & De Bernardi (più quella del regista) in sceneggiatura - in realtà non affonda mai il colpo e rimane perennemente ancorato a generiche macchiette e situazioni stereotipate dalla conclusione fin troppo prevedibile. Ansie, amori, sventure e guai di alcuni amici verso la quarantina, ciascuno con la propria personalissima maniera di reagire agli imprevisti della vita: ma la vita ridotta a ciò è soltanto un cumulo di luoghi comuni e di frasi fatte, nel quale non rimane spazio per la bizzarra fantasia del caso. Tutto sa di già visto, in pratica, e l'intreccio di personaggi modesti, consci di avere limiti evidenti e di non poter fare nulla per superarli, non ha granchè a vedere con la tradizione della commedia (all')italiana. Almeno il cast sfoggia qualche nome interessante, pescando fra vari 'giovani' (insomma) di futuro successo: Giorgio Panariello, Daniele Liotti, Rocco Papaleo, Domiziana Giordano, Tosca D'Aquino, perfino Marco Milano (Mandi mandi nelle sguaiate trasmissioni della Gialappa's band!) e, in particine minori, compaiono anche Maurizio Battista e Manuela Arcuri. Per Umberto Marino è il terzo lungometraggio a soggetto per il cinema: dal lavoro successivo (Sant'Antonio di Padova, 2002) intraprenderà una proficua collaborazione con il piccolo schermo. 2,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta