Regia di Joseph Losey vedi scheda film
Della serie: Monica Vitti, ma che fai la 007?
Definire la Modesty Blaise dei fumetti e romanzi di Peter O'Donnell solo una 007 in gonnella è limitativo: la ragazza è anche un'avventuriera, una ladra, una giustiziera ed un'ex-capo di un cartello criminale. Inoltre, i suoi rapporti con il compagno d'avventure-lanciatore di coltelli Willy Garvin sono di reciproca attrazione e stima, ma mai di vero amore, come contrariamente succede in questo film. La Modesty Blaise di Joseph Losey pecca quando la protagonista Monica Vitti e Terence Stamp (Willy Garvin) si mettono a cantare mentre arrivano degli arabi amici loro a soccorreli dall'esercito di killer anglo-italiani (ci sono anche Saro Urzì e il mago Silvan) del divertente cattivo di Dirk Bogarde, dalle tendenze omosex e dalla parrucca argentea. Fino a quel momento, per quanto ne dicano il creatore Peter O'Donnell e il regista Quentin Tarantino, "MODESTY BLAISE - LA BELLISSIMA CHE UCCIDE" risulta godibile e in linea con i soliti cliché del cinema di spionaggio degli anni '60 che hanno caratterizzato pure Derek Flint e Matt Helm (e i cinque "film" tratti dalla serie tv "THE MAN FROM U.N.C.L.E." con Robert Vaughn e David Mc Callum). Monica Vitti in baby doll ha il suo perché ma, a parte far inciampare gli avversari con il suo (non proprio) bel piedino, con o senza scarpe con i tacchi a spillo (siamo pur sempre nel 1966!), risulta essere una dilettante rispetto alla killer spietata Rossella Falk, che strozza gli uomini con le cosce. "Bellissima che uccide"? Bel tipo, semmai, Monica Vitti di veramente bello ha solo le gambe, mentre ha il naso ingobbito e i suoi piedi sono peggio di quelli di Uma Thurman in "KILL BILL". E, a proposito di Quentin Tarantino, che da anni ci ha promesso il Modesty Blaise movie perfetto, ho perso fiducia in questo regista che in questi anni ha solo sfornato il simpatico filmetto introduttivo del 2004 "IL MIO NOME E' MODESTY - UN'AVVENTURA DI MODESTY BLAISE" con Alexandra Staden, diretto da Scott Spiegel (troppo poco e troppe scuse per rimandare sempre un kolossal su Modesty!). Forse, aveva ragione Joseph Losey a modificare le trame e i personaggi di Peter O'Donnell, perché James Bond ha campato così per cinquant'anni rispetto ai suoi libri, solo che quella canzone della Vitti e di Stamp manda all'aria un discreto film giallo-rosa, dalle tinte spionistiche! Spiace dirlo ma Monica Vitti è davvero fuori parte e si vede; bastava Ursula Andress a migliorare il personaggio, o Raquel Welch...O ancora Diana Rigg (l'agente karateka Emma Peel del serial tv "AGENTE SPECIALE") , o Honor Blackman (l'aviatrice judoka Pussy Galore di "AGENTE 007 - MISSIONE GOLFINGER") ..Persino Martine Beswicke, una delle due zingare di " A 007 - DALLA RUSSIA CON AMORE" e terribile Miss Hyde in un film Hammer, sarebbe andata bene! Per contro, funziona la cattiva di Rossella Falk, ma è un pò come apprezzare la Luciana Paluzzi di "AGENTE 007 - THUNDERBALL - OPERAZIONE TUONO". Con l'uscita italiana del film in DVD, il personaggio potrebbe suscitare l'interesse di quegli stessi curiosi che chiamano il poco riuscito "DIABOLIK" di Mario Bava capolavoro. Certo, fu giusto ricercare nuove strade nel cinema di spionaggio, nel 1966, solo che quella di Losey non fu certo la migliore. La sua Modesty Blaise, però, risulta l'unica avventuriera di serie A di quegli anni alla 007, anche se esiste un bondiano all'italiana diretto da Umberto Lenzi, che anticipa il suo film vero e proprio: "A 008 - OPERAZIONE STERMINIO", con Ingrid Schoeller bella spia e cantante con la pistola e il luciidalabbra truccato nella giarrettiera.
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