Claudia, una giovane psicanalista agli inizi della sua carriera, ha in cura da circa tre mesi Tancredi. Nel corso di una seduta, l'uomo, inviato di un'agenzia giornalistica, le racconta di aver assistito ad un grave fatto di sangue accaduto in Bosnia. La donna è sconvolta e turbata dalla precisione dei dettagli. Quando, nelle sedute successive torna sull'argomento, Tancredi aggiunge ogni volta dettagli sempre più precisi, i dubbi di Claudia diventano sospetti. Un "giallo filosofico" definisce la sua opera prima Franco Bernini, sceneggiatore per Mazzacurati, Luchetti, Piccioni e Salvatores. Tra cadaveri eccellenti, atmosfere astratte alla Petri di "Buone notizie" e una dichiaratissima voglia di ripercorrere la felice strada del cinema d'impegno civile, "Le mani forti" (quelle dei poteri occulti ed eterni...) s'insinua nella vita quotidiana di un'analista alle prime armi. La costruzione si muove elegante tra flash-forward e flash back, gli scopi sono nobili (vogliamo parlare delle stragi) la recitazione si muove a corrente alternata, i difetti galleggiano soprattutto (paradossalmente?) proprio sulla sceneggiatura.
Debutto alla regia (riuscito solo in parte) di uno bravo sceneggiatore che qui non riesce ad imboccare la strada giusta e modula una storia che si sviluppa (e spesso si smarrisce)fra cronaca e fantasia. Ne esce fuori un ibrido che sta a metà fra il giallo psicologico e thriler politico interpretato du un gruppo di attori al minimo simdacale.
VOTO : 5++ Spacciato come film culturale si affloscia su se stesso anche per colpa di due protagonisti piuttosto apatici e fuori ruolo (o controllo?). Da lasciar perdere.
Milano, 1993. Dario Campisi, afflitto da incubi che, probabilmente, rievocano scene viste in realtà, è in cura presso la psicanalista Claudia Martinelli. Il paziente, durante le sedute, descrive orrori del recente conflitto bosniaco. Il realismo dei particolari fa comprendere alla dottoressa che il giovane nasconda un agghiacciante segreto. Ed infatti è così, e la… leggi tutto
Lo spessore psicologico di questo film risiede nella sua capacità di prolungare nel tempo, ben oltre il periodo del terrorismo stragista in Italia, il nodo alla gola di quegli anni, il senso di una cappa irrespirabile di provenienza ignota. Questo sopravvive, come un duraturo postumo traumatico, da un lato, nel lutto familiare, mai completamente elaborato, che ancora affligge la protagonista,… leggi tutto
Milano, 1993. Dario Campisi, afflitto da incubi che, probabilmente, rievocano scene viste in realtà, è in cura presso la psicanalista Claudia Martinelli. Il paziente, durante le sedute, descrive orrori del recente conflitto bosniaco. Il realismo dei particolari fa comprendere alla dottoressa che il giovane nasconda un agghiacciante segreto. Ed infatti è così, e la…
Il film di Bernini ha qualche aspetto positivo, ma nel complesso non mi convince. La storia è poco verosimile, però sta in piedi per la buona prestazione di Francesca Neri e di qualche comprimario come Toni Bertorelli che fa il magistrato inquirente.
Bernini non è un granché come regista, anche se come soggettista elaborò lo spunto per Il portaborse (1991),…
Quest'inverno non ci lascia in pace. Anzi, anche l'autunno c'entra nella cerchia delle cosiddette "Mani Screpolate". La pelle comincia a raggrinzirsi come quella di persone anziane, piccole ferite fanno sgorgare…
Povera e miracolata tanto tempo fa, poi operaia, oggi soprattutto grassa, borghese e annoiata (ma non solo e non sempre...). La cosiddetta "capitale morale" - come tante altre città del mondo - si specchia nel cinema…
Lo spessore psicologico di questo film risiede nella sua capacità di prolungare nel tempo, ben oltre il periodo del terrorismo stragista in Italia, il nodo alla gola di quegli anni, il senso di una cappa irrespirabile di provenienza ignota. Questo sopravvive, come un duraturo postumo traumatico, da un lato, nel lutto familiare, mai completamente elaborato, che ancora affligge la protagonista,…
potrebbe essere buono il contenuto che questo film vorrebbe trattare, cioè fare un'analisi un minimo piu' approfondita del sistema in cui viviamo e dei meccanismi che adopera (di una parte dei meccanismi, in realta' il sistema e' molto piu' complesso, nn sono solo servizi segreti).
in realta', nonostante il mio interesse per la tematica generale del film, lo svolgimento risulta molto lento,…
Andiamo un po' sul privato....... perché no? Siamo fra amici. Un piccolo sfogo o, meglio, una serie di riflessioni "del giorno dopo". Anche questo fa parte della vita, una realtà con la quale tutti (o quasi) facciamo…
Una struttura che segue spesso con toni sospesi, anche se con gratuite lacune e curiosi scompensi narrativi, la progressione sulle prime un po' misteriosa dei fatti, l'evoluzione dei personaggi (quelli, almeno, che poi non si perde per strada), il disegno pur in qualche momento incerto, dei loro caratteri: dosando i sentimenti e l'azione, i risentimenti civili e il loro intrecciarsi ai casi…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Debutto alla regia (riuscito solo in parte) di uno bravo sceneggiatore che qui non riesce ad imboccare la strada giusta e modula una storia che si sviluppa (e spesso si smarrisce)fra cronaca e fantasia. Ne esce fuori un ibrido che sta a metà fra il giallo psicologico e thriler politico interpretato du un gruppo di attori al minimo simdacale.
commento di (spopola) 1726792VOTO : 5++ Spacciato come film culturale si affloscia su se stesso anche per colpa di due protagonisti piuttosto apatici e fuori ruolo (o controllo?). Da lasciar perdere.
commento di supadanyRigoroso, ricorda i migliori film politici degli anni '70. Scrittura e struttura narrativa efficace. Interpretazione sentita. Però…manca qualcosa.
commento di rosebud