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Chissà perché... capitano tutte a me

Regia di Michele Lupo vedi scheda film

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Mike.Wazowski

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La recensione su Chissà perché... capitano tutte a me

di Mike.Wazowski
8 stelle

Nell'ottanta io avevo 9 anni ;-)

 

Nel 1980 Michele Lupo dirige il continuo (non sequel come si dice oggi), del suo precedente film "Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre". Dove eravamo rimasti, H7-25 decide di rimanere sulla terra accanto allo sceriffo Scott Hall. Lo sceriffo trova un incarico nella cittadina di Monroe assediata da tre bande, che la devastano in continuazione: Le cavallette una banda di motociclisti “che arrivano distruggono e volano via, un vero flagello”. 

I Fratelli Dinamite.Gli Harries, tre fratelli cowboy un po’ troppo vivaci forse. li chiamano i fratelli Dinamite perché chi non paga la protezione gli fanno saltare il negozio, con la dinamite naturalmente”. E i fratelli Taglialegna  

con un grandioso Riccardo Pizzuti visto in innumerevoli film di Bud e Terence, che non si contano quante sberle e cazzotti cinematografici in testa abbia preso.

 

Il film è puramente ispirato, a mio giudizio, prendendo come spunto “I guerrieri della notte” di Walter Hill girato solamente un anno prima. Le bande qui proposte non hanno nulla da invidiare come “leggenda” a quelle presenti nel film di Walter, anzi potrebbero fare benissimo parte di un ipotetico quartiere di New York e combattere contro i guerrieri che qui vengono rappresentati benissimo tutti insieme dal possente Bud Spencer.

Michele Lupo non è Hill, ma nel momento in cui le tre bande si uniscono in aiuto allo sceriffo, per salvare H7-25 dagli alieni che vogliono conquistare il mondo, secondo me è da brividi e tra le più EPICHE della filmografia italiana.

Altra cosa che mi ha impressionato è un Illusione ottica straordinaria, al minuto 6:13 della stessa sequenza, la ripresa dello specchio convesso dove si vede Bud e le bande a piedi è “simile” nella concezione a questa di Robert Zemeckis nel film Contact del 1997, dove c’è Ellie bambina che corre verso lo specchio del bagno.  Sostanzialmente il concetto è lo stesso, la stessa ripresa fatta da  due angolazioni diverse o versi opposti e montata successivamente ad arte in un'unica sequenza di fotogrammi, come se non ci fossimo mai mossi, certamente nel film di Robert ben 17 anni dopo c’è l’aiuto dell’effetto speciale, che Lupo non poteva fare se non solo con il montaggio.

Non paragonabile al primo film imbattibile a sentimenti, ma anche qui non si scherza, ma senza nessun dubbio un ottimo film per famiglia, da vedere e rivedere magari con i nostri figli piccoli. Sarebbe sicuramente un buon inizio.

 

 

Note ( da qui ): la canzone che si sente quando Bud camminando nella strada viene seguito dai taglialegna e dagli altri si intitola "Walking down the street".

Nella scena in cui Bud cerca Charlie nel bosco e nella rissa finale con gli alieni si sente in sottofondo la canzone "L'ultimo valzer" del film "Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre".

Nella scena in cui Bud prepara il cocktail all'ubriacone si sente in sottofondo la canzone "Mundialito" del film "Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre".

Nella scena in cui Charlie è a letto malato e in quella dove Bud si accorge che Charlie è stato rapito si sente in sottofondo la canzone "H-7-25" del film "Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre". NdA se non vi casca una lacrimuccia avete un cuore di pietra!

 

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