Regia di Maurizio Ponzi vedi scheda film
Non se lo filò nessuno, e fu per i maggiori responsabili dello scempio un punto di rottura col passato. Dopo questo clamoroso passo falso, Maurizio Ponzi non si è più ripreso e si è perso col Bello delle donne e simili; Emilio Solfrizzi ha dovuto reinventare il proprio ruolo, abbandonando il personaggio di Striscia la notizia e cercando altre strade, spesso felici; Fabio Canino ha risalito la china solo con Le iene e, più tardi, con le surreali Cronache marziane, fino al panegirico della Carrà; e poi lei, Simona Ventura, che ha preferito approfondire il percorso televisivo e solo con un sotto-cinepanettone di Boldi ha rigiocato la carta cinematografica. Fratelli coltelli è un film totalmente sbagliato per varie ragioni (manca di ritmo, è sprovvisto di una storia robusta, non ha brio), privo perfino di una sublimazione trash per la contaminazione di cinema di un certo spessore (Ponzi non era male) e televisione sicuramente non elevatissima (a metà anni novanta nessuno dei tre protagonisti aveva raggiunto uno status importante). Spesso insopportabile nella sua stoltezza, ha parecchi momenti (in)dimenticabili grazie all’incredibile accento della Ventura, non ancora patinata dal look cafonal dolceegabbanesco. Catastrofico.
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