Regia di Tim Burton vedi scheda film
Inconsueta fantacomedy firmata da Tim Burton, che esce dai binari dark-gotici in cui siamo abituati a ritrovarlo, per affrontare, con l’ironia, una storia d’invasione aliena ricca di humour amaro. Giunti sulla terra con fini interlocutori, i marziani si rivelano sadici e distruttivi: colpa di un presidente degli Americani e di tutti quanti vengono appresso, che sono l’emblema di un mondo ridicolo e che merita di essere distrutto.
Spudorata critica degli autori ad una società pervicacemente inetta e soprattutto, il riferimento è in primis alla realtà americana, che si arroga il diritto di farsi paladina dell’intero genere umano, al punto che alcune scene particolarmente parossistiche non possono definirsi grottesche in quanto troppo vicine alla realtà! Perché grotteschi, intimamente ed ontologicamente, lo sono gli esseri umani stessi. Questo il messaggio di Burton, che per comunicarlo usa, tuttavia, mezzi che non gli sono particolarmente confacenti. Non un cattivo film, ma nemmeno quello che la critica ha accolto come straordinario, foriero di un messaggio dissacrante e intelligente. Innanzitutto ci sono alcuni inequivocabili difettucci, come la presenza di qualche personaggio di troppo, nel senso di superfluo, ma soprattutto molti tempi morti. Colpa probabilmente delle aspettative riposte alla vigilia di ogni visione di un film di Burton (stessa sensazione che si prova alla visione del successivo “Planet of the apes”).
Nonostante una cifra estetica atipica, Tim Burton non abbandona però alcuni dei topoi più peculiarizzanti del suo cinema, che ne escono addirittura esasperati: si pensi al tema dello scheletro (che caratterizza la struttura fisica dei marziani) o il disadattato di turno, stavolta addirittura due – cioè la nonnina da ospizio ed il suo nipote emarginato, che col loro profondo candore addirittura salvano il mondo.
Opera spuria, fin dalle premesse, che per quanto efficace sul piano espressivo, non può considerarsi totalmente positiva per chi conosce la carriera, e le perle in essa incastonate, di uno dei migliori registi del suo tempo. Cast, è proprio il caso di dirlo, dell’altro mondo (Nicholson, Close, De Vito, Brosnan, Portman, J. Fox, Steiger, Sarah Jessica Parker, Jack Black e Pam Grier), sfruttato solo in parte.
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