La recensione su Mars Attacks!

Film tipicamente burtoniano, sia per gli elementi indentificativi al suo interno, sia per la grande quantità di satira che continua a sovraccaricare le pellicole del geniaccio statunitense. Affiancato da un cast di tutto rispetto, dove figurano un Jack Nicholson nella parte del protagonista, il presidente degli Stati Uniti più strambo di tutti i tempi, Gleen Close nel ruolo della moglie del presidente e una Natalie Portman giovanissima nel ruolo della figlia dei due sopra. La quantità subatomica della verve comica presente nei film di Tim Burton riesce a colpire persino l'uomo più impassibile esistente nella faccia della Terra. Se in Batman e in Alice In Wonderland ha saputo ricreare la magia del fumetto/fiaba in stile fantasmagorico (è uscito un capolavoro con il primo, con il secondo, invece, un film appena sufficiente) in questo Mars Attacks forgia degli alieni invivibili eppure totalmente identificati come fenomeni territoriali che respirano. Il regista riesce ad azzeccare questo contrasto anche grazie alla partecipazione dei suoi personaggi, perchè è grazie a loro che quelle pistoline che usano gli alieni, molto simili a quelle che si usano al mare dove dentro metti l'acqua, che si trasformano incredibilmente in pistole che polverizzano all'istante gli umani, ai quali rimane soltanto lo scheletro, simbolo della decadenza umana a livello territoriale. Gli alieni, però, hanno un elemento che si contrappone tra di loro. Alzi la mano chi, alla prima visione del film, non ha pensato che con quel grosso cervellone avrebbero un intelligenza paurosa a livello umanoide e non soltanto fantascientifico (le navicelle spaziali, mentre vengono riprese nel momento pre-invasione, ovvero nello spazio, ricordano quelle di Plan 9 From Outer Space del "genio" Ed Wood)? E' incredibile come un solo uomo riesca a mischiare tutti questi elementi contrastanti tra di loro e riuscire perfino a convincere sia pubblico che critica.

PRIMA DELL'INVASIONE

Stanze immense ma estremamente piccole per racchiudere delle informazione del governo segretissime. Esterni ribollenti di tranquillità ma gia pronti per essere invasi. La reiterazione completa del fenomeno alieno comincia la sua scalata nel momento in cui un radar riesce a decifrare quello che sta accadendo. Se un paese come gli Stati Uniti ha eletto presidente uno scemo che pensa soltanto a quale giacca mettersi per l'arrivo degli alieni, l'intero pianeta verrebbe sterminato soltanto con le diciture di questo sottospecie di capo del mondo. Durante le conferenze (ovvero dopo l'attacco alieno) un groppo in gola veniva ai presidenti delle altre nazioni. Fare peggio figura di Leslie Nielsen in Scary Movie 4 è roba da matti. Se nelle riunioni per decidere quali mosse strategiche usare per conquistarsi la benevolenza degli alieni il clima era tranquillo, nelle riunioni dopo l'attacco e la dichiarazione di guerra da parte degli alieni Burton non le fa vedere, eppure c'è malinconia per lo spettatore, perchè non sentire quelle strane parole del presidente ancora una volta è veramente un sinonimo di beneaugurata morte di quest'ultimo. Le persone per strada non sanno ancora della minaccia imminente, si limitano soltanto a fare mente locale per risolvere (ed essere certi) un quesito da tempo nascosto dal governo americano: gli alieni esistono? Se ve li aspettate come li descrive Raz Degan in Mistero cambiate subito spartito, perchè gli alieni di Tim Burton saranno più fuori di testa, più pazzoidi, più rivolti verso la catastrofe imminente dell'umanità, però sono troppo più simpatici, nonostante ci vogliano attaccare, non sappiamo mai chi scegliere tra la simpatia catastrofica degli alieni oppure all'ingordità ma comunque umanitaria degli umani. Non ci si riesce perchè siamo troppo abituati a pensare che gli UFO sono soltanto degli essere venuti da mondi anni luce lontani dal nostro che cercano soltanto di piazzare la famosa bandiera della vittoria sul suolo terrestre. L'alleanza tra umani e alieni è sicuramente evitabile, però non è una cosa impossibile. Pensiamoci, prima che ci massacrino a suon di pistole sgretolatrici di carne!

DURANTE E DOPO L'ATTACCO

Non si risollevano gli umani dopo aver capito di aver vinto l'eterna guerra dei mondi, provano le stesse sensazioni che provavano durante l'attacco alieno. Se dentro la testa degli alieni c'è un liquido verde schifoso e che all'apparenza non promette nulla di buono, un umano non si può permettere di spaccare la testa di un alieno già morto e gustare il liquido mentre sgroga da ogni fenditura della testa dell'essere venuto dallo spazio. Il comportamento di umano (l'odio) è comprensibile dopo un attacco, ma questo si chiama profanamento dei diritti che hanno i morti, senza distinzione di razza. Gli umani si comportano da veri stronzi, nonostante siano stati loro ad essere attaccati. Io tifo per gli alieni, anche se dopo la ventesima volta che ho visto questo film e so già quello che succederà alla fine, continuo a tifare per gli alieni. Perchè finalmente ragionano in un altro modo rispetto a noi umani. Impariamo delle cose guardando questo film, specialmente grazie al fatto del rapporto umano-alieno lesionativo. E se tifavo per Jack Torrance in Shining, stavolta lascio perdere uno dei miei attori preferiti e mi concentro sulle possibilità extratutto che hanno gli alieni. Può darsi hanno anche meno cose da farci imparare, però riescono ugualmente a colpire il cuore dello spettatore, in tutti i sensi. E se una colomba non basta per gli alieni come simbolo di pace e la fulminano, la guerra li aspetta al fronte e devono andare.

Dopo la vittoria degli umani la colomba è rinata e spicca già il volo, soltanto che è stata ferita. E questa ferita la porterà per sempre, insieme all'intera popolazione umana, perchè la colomba rappresenta quest'ultima, nel bene o nel male. La porterà fino allo sgretolamento finalizzato soltanto a far rinascere gli alieni, ovvero a ricominciare il passato partendo da un futuro che tutti noi conosciamo già.