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Season of the Devil

Regia di Lav Diaz vedi scheda film

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La recensione su Season of the Devil

di alan smithee
7 stelle

locandina

Season of the Devil (2018): locandina

CINEMA OLTRECONFINE-Cinema sans frontières

Nel 1977 le Filippine sono state funestate da milizie armate che si sono impadronite di varie regioni spadroneggiando, con azioni degne di un regime dittatoriale, ai danni della mite popolazione locale, in questo caso rappresentata da umili abitanti di un villaggio sommerso nella fitta boscaglia di una zona del sud dello stato.

I militari, capitanati da un controverso leader di nome Narciso, esercitano prepotenze ed angherie nei confronti della popolazione, tra cui distinguiamo una manciata di personaggi che tentano di ribellarsi a quella odiosa predominanza.

Tra costoro si distingue un giovane poeta (interpretato dall'attore di On the job di Erik Matti, Piolo Pascual, tra i protagonisti anche di A lullaby to the sorrowful mystery, sempre di Lav Diaz, girato nel 2016) che cerca invano la propria consorte, scomparsa nel nulla senza più dar notizie di sé.

Ancora una volta il cinema puro e senza calcoli di Lav Diaz utilizza la ripresa per denunciare soprusi e violenze che sono state perpetrate dal regime militare assolutista che ha dilaniato le Filippine negli anni '70, creando gruppi dissidenti di sinistra, decisi ad opporsi al colpo di stato perpetrato dalle forze militari.

 

scena

Season of the Devil (2018): scena

Bart Guingona, Pinky Amador, Piolo Pascual

Season of the Devil (2018): Bart Guingona, Pinky Amador, Piolo Pascual

 

E Diaz. sfruttando tempistiche come sempre piuttosto poco consone alla fruizione cinematografica da sala, si mantiene fedele ai suoi campi fissi e lunghi, alla sua macchina immobile o quasi che riprende contesti e situazioni entro le quali i protagonisti si muovono come fossero addentro ad un quadro che li costringe ad esprimersi in un contesto limitato ma sempre splendidamente costruito e fotografato nel solito funereo bianco e nero affascinante e pure inquietante.

Diaz tuttavia rivoluziona il proprio linguaggio, ricorrendo ad una recitazione che utilizza il canto come unico strumento di espressione.

Quasi un anti-musical, considerando che gli attori intonano canzoni con le loro accattivanti voci, ma senza alcun accompagnamento musicale, che sopraggiunge solo a fine film. Anzi più che canzoni, sono in realtà tratti di sceneggiatura scritti dallo stesso Diaz, che si esprimono in versione melodica, con un ritmo semplice ed una litania ricorrente.

 

Shaina Magdayao

Season of the Devil (2018): Shaina Magdayao

Piolo Pascual

Season of the Devil (2018): Piolo Pascual

 

Ove le preghiere e le sofferenze della popolazione vittima delle milizie appare chiara (grazie alla traduzione in sottotitoli), mentre le parole farneticanti del comandante Narciso passano oltre imitati dai suoi fedeli, che le pronunciano senza nemmeno capacitarsi di comprendere ciò che significano, a documentarne la totale suggestione che un capo carismatico può provocare nei confronti dei suoi fedelissimi, nemmeno al corrente o perfettamente coscienti dello scempio umano di cui si rendono responsabili.

Una sfida? un azzardo? Probabilmente entrambe le cose, per un film lungo circa quattro ore che indubbiamente bisogna affrontare con un certo impegno e una corretta predisposizione, e che richiede inevitabilmente un certo impegno.

Se l'apparato scenografico di una foresta che, nel cinema di Diaz, è un elemento insopprimibile ed un trait d'union essenziale di tutta la sua opera, si dimostra funzionale e affascinante non meno che nei capolavori del regista come Melancholia, From what is before o Death in the land of Encantos, è pur vero che questa ostentazione verso l'espressività canora appesantisce molto la narrazione, rendendo questo Season of the devil un'opera che difetta un po' di quella fascinazione mistica che i titoli sopra citati riuscivano a provocare nello spettatore, quasi ipnotizzato dalla potenza magnetica delle immagini interminabili dei suoi perenni campi fissi inarrestabili, qui un po' sopraffatti da questa ostentazione canterina..

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