Regia di Anthony Minghella vedi scheda film
Un esasperante drammone strappalacrime tratto dal best seller di Michael Ondaatje che per la sua struttura non poteva che sbancare nella corsa agli Oscar di qiuell'anno, ma che ha giustamente molto diviso il pubblico (il classico prodotto dove fra "pro" e "contro" spesso vince la noia e il tedio).
Mal si sopportano infatti le quasi tre ore di amori tormentati, tragica passione, guerra ed esotismi vari anche da parte di chi (e non sono certo io) si sono forse lasciati appassionare dalle vicende del paziente ustionato e senza memoria, di quelle del conte ungherese perdutamente innamorato della moglie di un ufficiale inglese e di quelle del tenente angli-indiano sminatore di bombe... melodrammi infiniti che alla fine vedranno tutti i nodi arrivare al pettine. Un film insomma molto al "femminile" di quelli che fanno uscire dallla sala con gli occhi arrossati e il moccicone al naso.Sono semmai da "gustare" (anche se non servono del tutto a nobilitare il risultato complessivo) gli splendidi paesaggi toscani e del deserto africano esaltati da una fotografia davvero "perfetta". Buona anche la resa degli interpreti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta