Regia di Anthony Minghella vedi scheda film
Si dovrebbe intitolare "Il paziente spettatore" : 160 lunghi minuti immersi nella melassa e lacrime a comando. periodicamente viene immessa una scena strappacuore in stile Raffaello Matarazzo buonanima. Tra strappacuore e strappalacrime la vicenda prosegue lentamente e spesso si ingarbuglia; presente passato, tutto frammisto in una zuppa indigesta al cui confronto i film di Sirk sono capolavori. Persino il deserto appare falso nei colori filtrati al computer. L'unica scena ben fatta, secondo me, è all'inizio quando la folla della piazza si getta a terra per evitare le pallottole.
Piagnucolosa.
Data la sua scomparsa recente non infierisco.
Recitazione monocorde , sguardo stravolto.
Un cocktail di luoghi comuni recitativi e ammiccamenti: Sembra di leggerle dentro i suoi pensieri : si fa così , ce la sto facendo? mi sa di no, allora cambio recitazione, ora devo piangere sommessamente, ora devo ridere ma senza esagerare ecc.ecc.
L'unico credibile, come sempre, ma sembra poco convinto...
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