Regia di Anthony Minghella vedi scheda film
Forse hanno avuto ragione i francesi di "Premiére" quando lo hanno definito un filmone come non se ne fanno più.Senza spellarsi le mani,e senza tenere conto della anche eccessiva incensazione alla notte degli Oscar di quella stagione che lo premiò per ben nove volte,va detto che "Il paziente inglese" non manca d'interesse.A parte un paio di situazioni forzate,il film di Minghella,che forse non sfrutta a dovere il buon cast a disposizione,si fa forte di un romanticismo che amalgama senza paura Amore e Morte,quasi a sostenere che non possono esistere l'uno senza l'altra,o che non se ne possa capire appieno l'importanza se non c'è un confronto diretto.Ralph Fiennes è un bravo attore,ma in questo film non era da nomination,così come un pò stucchevole risulta alla fine Juliette Binoche:molto più convincente Kristin Scott Thomas,e comunque spicca su tutti Willem Dafoe,tra l'altro unico nemmeno candidato alla statuetta,che dà una connotazione tra il serafico e il rabbioso al ladro morfinomane Caravaggio.A tratti prevedibile,"Il paziente inglese" riscuote il proprio successo nelle lacrime che sul finale fanno capolino sulle guance di molti spettatori.
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