Regia di Joe Pytka vedi scheda film
Pellicola fortemente influenzata dalle mode del momento, ma riconosciuta dai nostalgici (in particolare da "i nati negli anni 80/90) come un bel film, intrattenente, spassoso e diamine, Michael Jordan! Già il solo dover inserire un personaggio parecchio noto come quest'ultimo avrebbe portato la Warner Bros a non dover dubitare sul successo dell'opera, che incasso 240 milioni di dollari. Poi, non so voi ma la Looney Tunes, almeno secondo me, è sempre stata una delle tanti rivali della Disney. Cosa fondamentale da sottolineare è la caratterizzazione dei personaggi: ognuno con carattere e obiettivi delineati, tutti uniti fino alla fine. Il film è condito di fanatismo televisivo, strumento che pompava il successo incommensurabile dell'attore principale. Personalmente non lo ritengo un film all'altezza del suo successore, ovvero "Looney Tunes: Back In Action", e non si parla tanto di nostalgia, perché sarebbe il più grande sbaglio di un aspirante critico giudicare un'opera in base alla nostalgia; si parla bensì di prima visione. Da piccolo non mi colpì tantissimo, appunto perché una prima parte di film più che introduttiva era quasi autocelebrativa nei confronti di Jordan, cosa palese. Riguardandolo adesso dopo tanto tempo l'ho leggermente rivalutato: si nota l'impegno per la tecnica mista, così come il mascherare una sceneggiatura fiacca per inserire un personaggio molto noto che, piano piano nel bel mezzo della pellicola, diventerà una macchietta.
Ma non penso di poter "distruggere" un film che, a detto di molti, è stato un pezzo di infanzia: alla fine è puro intrattenimento.
7.
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