Regia di Barry Levinson vedi scheda film
Storia vera dello scandalo, che travolse l'allenatore Joe Paterno.Interpretazione di Al Pacino impeccabile
Mentre Joe Paterno entra in un tubo per fare una TAC nel novembre 2011,scoprendo poi di essere affetto da un tumore polmonare, che nel giro di un mese se lo porterà via,gli vengono in mente i momenti topici della sua lunga e prestigiosa vita,un mese prima aveva vinto la 409ma partita come allenatore della squadra di football dei Peen State ,era amato dai suoi fan, dai quali veniva descritto come un allenatore, un educatore e un uomo di indubbio valore umanitario, gli avevano perfino regalato e dedicato, una scultura che riproduceva la sua sagoma.
Tuttavia un mese prima era emerso,grazie al solerte e audace lavoro della giornalista Sara Ganim, uno spaventoso scandalo sessuale,che aveva travolto il suo vice Jerry Sandusky,un pedofilo che aveva adescato e abusato di giovanissimi aspiranti giocatori,coperto dai vertici universitari,ma soprattutto da Joe che non poteva non sapere e per questo infatti fu licenziato.
Sandusky alfine fu arrestato e condannato,tuttavia la popolazione studentesca,che idolatrava Joe, insorse rumorosamente,contro l'allontanamento di Paterno.
Le indagini successive,però, dimostrarono senza ombra di dubbio, che Joe Paterno, il presidente Graham Spanier, il direttore atletico Tim Curley e il vicepresidente Gary Schultz, non avevano intrapreso alcuna misura, per proteggere i ragazzini, da un pervertito che aveva agito indisturbato per una decina d'anni.
L'accusa rivolta da una mamma,in tempi non sospetti, non aveva avuto alcun seguito giudiziario,in quell'occasione, Paterno e i dirigenti non avevano utilizzato alcun mezzo per impedire a Sandusky di appartarsi con i ragazzini al campus o in luoghi isolati.
Nel 2001,un giocatore aveva visto Sandusky compiere in un angolo le sue depravazioni, Informò i dirigenti e il coach che, messi alle strette a questo punto, fecero il minimo indispensabile, impedendo a Sandusky di avvicinare i ragazzini del campus. Ma, non informarono la polizia.
Solo quando la stampa,riferendo delle accuse mosse da alcuni ragazzi, vittime di abusi,sollevò il polverone,gli organi giudiziari si misero in moto ,scoperchiando il "vaso di Pandora"
Rispetto a questo castello di accuse ,i familairi di Joe,rimasero perplessi e increduli,non riuscendo a concepire l'idea,che il loro congiunto, avesse potuto avere una condotta così colpevolmente omissiva.
La regia indugia spesso sul volto di Al Pacino,maschera ancora una volta molto espressiva,che esprime con la sua solita maestria,il disorientamento di un uomo che afflitto da una sorta di isolamento umano e sociale,è incapace di mettere a fuoco quegli avvenimenti drammatici e fino alla fine non ne realizza appieno, la gravità.
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