Regia di Denis Rabaglia vedi scheda film
Da I Bastardi di Pizzofalcone fino al grande pubblico dei cinema, questo il percorso di Antonio Folletto, alias Salvatore, capace di adeguarsi al suo nuovo ruolo di sicario desideroso di sdebitarsi nei confronti dell’astrofisico Enzo Stefanelli, riuscendo inizialmente a sconvolgergli la vita spianando un revolver e costingendolo a estrargli un proiettile e successivamente infiltrandosi nella sua variegata e stravagante famiglia, composta da una moglie che ancora frequenta il suo ex marito, ormai divenuto un suo amico intimo. Un fratello missionario in Brasile, due figli con il desiderio di perpetrare frodi informatiche e cercare di diventare star della lirica e una madre che lo reputa il peggiore dei suoi mali. La produzione Italo - Svizzera e la sceneggiatura del film diretto da Rabaglia mettono di fronte Abatantuono, con la sua solità abilità guascona, nei panni di un professore disilluso dalla professione e dalla vita, e un giovane sicario che con il suo modo di fare molto diretto saprà aprirgli lo sguardo sul mondo e su chi lo popola, nel tentativo di spronarlo a cercare un bersaglio per la sua possibile vendetta. Un cast splendidamente assortito, fra cui spicca Sandra Milo nel ruolo della madre di Enzo e Roberto Ciufoli, in quello del fratello missionario, oltre a una serie di colpi di scena e risate, completano una pellicola, basata su una sceneggiatura dell’autore polacco Krzysztof Zanussi e che purtroppo si sporca solamente sulle ultime curve a causa di un finale accomodante e che invece avrebbe potuto facilmente virare su una conclusione molto più dark e convincente.
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