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Un nemico che ti vuole bene

Regia di Denis Rabaglia vedi scheda film

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La recensione su Un nemico che ti vuole bene

di mm40
4 stelle

Uno stimato ricercatore universitario incontra per caso, una sera, un uomo ferito da un proiettile. Per avergli salvato la vita, l’uomo propone una ricompensa particolare: trattandosi di un killer, ucciderà gratis il peggior nemico dello studioso. Non solo a quest’ultimo non viene in mente nessuno di particolare, ma la situazione si complica quando il killer – in incognito – viene a contatto con la famiglia del ricercatore.

Lo svizzero-italiano Denis Rabaglia non è un regista prolifico o tantomeno uno che accetti lavori solo per il piacere e dovere di girare film; dietro ai pochi titoli da lui diretti si riesce sempre a scorgere una vena di originalità e di ambizione. Questo non è poco e va specificato subito. È lo stesso che nel 2000 esordì nel lungometraggio con Azzurro, il cui protagonista era nientemeno che Paolo Villaggio; qui, con Un nemico che ti vuole bene, sviluppa un soggetto di Krzysztof Zanussi (con una sceneggiatura di Rabaglia, Heidrun Schleef, Luca de Benedittis, Diego Abatantuono e David McWater, consulenza di Ninì Salerno) e mette in scena un thriller atipico, che lascia la perenne sensazione di sfociare nella farsa, mentre prosegue in realtà ad approfondire la sua trama nera e misteriosa. Fin qui tutto bene, ma non mancano difetti e limiti naturalmente: in primis la scelta del protagonista, Diego Abatantuono per l’appunto, è quantomeno discutibile. Perché, come già rilevato, a più riprese la pellicola sembra poggiarsi su atmosfere leggere e l’idea di approfondire la trama all’interno del nucleo famigliare, caratterizzando anche in maniera marcata i vari parenti, con un cast corale che comprende anche altri attori dall’evidente potenziale comico (Antonio Catania, Ugo Conti, Roberto Ciufoli e, perché no?, Sandra Milo e Massimo Ghini), non fa altro che snaturare o quantomeno sminuire il ruolo drammatico affidato ad Abatantuono. È invece in parte Antonio Folletto, coprotagonista proveniente dal mondo del piccolo schermo, mentre risulta ‘rivedibile’ Annabella Calabrese; contraddittoria anche la particina del prete affidata a Paolo Ruffini. Tutto sommato e tutto sottratto, Un nemico che ti vuole bene ha un suo perché, ma ne suscita anche svariati altri nello spettatore. 4,5/10.

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