Regia di Denis Rabaglia vedi scheda film
Enzo, un professore universitario, incontra casualmente una sera un giovane gravemente ferito e lo aiuta curandolo di propria mano, date le riluttanze dell'altro ad essere accompagnato in ospedale. Solo in seguito Enzo scoprirà che il giovane per sdebitarsi si offre di uccidere un suo nemico ...
Denis Rabaglia è il regista svizzero che ha firmato l'opera tratta da un racconto di Krzysztof Zanussi; egli ha giocato con un cast eccellente di attori e comprimari italiani consumati, da Abatantuono a Catania per finire alla rediviva Sandra Milo, inserendoci però la freschezza partenopea del giovane Antonio Folletto.
La storia nasce con una impronta thriller, quasi noir, in cui si fonde da un lato la questione filosofica sulla esistenza nella vita di ognuno di noi di un nemico di cui vorremmo sbarazzarci, mentre dall'altra esplora i limiti etici entro cui restare per ottenere quel risultato.
La metafora del giovane killer che sposa la nostra causa equivale alla domanda che qualche volta ci poniamo: farei una determinata (brutta) azione se nessuno mi vedesse?
Peccato però che lo scioglimento progressivo delle tensione a favore di un epilogo da commedia in un mix non ben amalgamato e un finalino sempliciotto e buonista rovini quanto di buono costruito nella prima parte.
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