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2030 - Fuga per il futuro

Regia di Rob W. King vedi scheda film

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La recensione su 2030 - Fuga per il futuro

di giurista81
4 stelle

Distopico a sfondo ecologista che parte in modo molto interessante, tra action movie e post-atomico. Il mondo è ormai al collasso, i fiumi e i laghi sono prosciugati, il mare è privo di pesci, l'erba ha lasciato lo spazio a un deserto costellato di carcasse animali. Il governo degli Stati Uniti d'America opera, in gran segreto, una deportazione in campi di sterminio di massa a danno di tutte le persone improduttive. Lo fa però in maniera subdola, promettendo il trasferimento in un "Nuovo Eden" dove tutto funziona e dove i meno fortunati possono ritagliarsi un nuovo spazio. La realtà però è ben diversa. Nei campi, le persone (compresi donne e bambini) vengono eliminati nei forni crematori. Nicholas Cage, agente governativo chiamato a riscontrare l'insufficienza reddituale delle persone designate a essere deportate, scopre cosa si cela davvero dietro al "Nuovo Eden"  e si ribella al sistema. Rob W King, il regista, fa parlare i suoi personaggi di tutto questo ma non mette in scena quanto rivelato. Il budget è molto ridotto e gli attori numericamente limitati. La messa in scena, le scenografie e la fotografia resistono al colpo, purtroppo la mancanza dei fondi si riflette sull'impossibilità di sviluppare a dovere il soggetto. Sembra di leggere uno di quei tanti racconti post-atomici che negli anni settanta popolavano le pagine della collana Urania, quei road movie nel cuore rattrappito d'America con teppisti punk e cannibali che vagavano nella desolazione pronti a compiere agguati a danno dei pellegrini. Dalla premessa, infatti, il film si impoverisce, trasformandosi in un point to point, con Cage che si scoprirà padre di un giovane ragazzo (come ne Il Prescelto) e tenterà di condurre lo stesso e una giovane donna oltre la frontiera canadese, spostandosi in una landa che si dice essere flagellata dalle radiazioni liberate da una centrale nucleare interessata dalla fusione del nocciolo di un reattore. Alle spalle del trio si muoveranno gli ex colleghi di Cage, intenzionati a ucciderlo perché venuto a capo del segreto dietro a cui si trincera la volontà di un governo che ha sposato gli insegnamenti nazisti. Curioso l'epilogo con tutti i folkloristici desperados che, alla maniera di Jake Angeli e soci, si lanceranno all'attacco della città. Niente di geniale e innovativo, s'intende, anche se non è poi così brutto da lasciar perdere.

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