Regia di Al Bradley (Alfonso Brescia) vedi scheda film
Scritto dal regista (che si firma Al Bradley) insieme ad Aldo Crudo, Superuomini, superdonne, superbotte tradisce le buone aspettative del titolo (ci si potrebbe aspettare una commedia di supereroi e buoni sentimenti) per proporre un fritto misto di generi e luoghi comuni cinematografici del periodo. C'è chiaramente la scazzottata al centro di tutto, ma ci sono anche costumi primitivi mischiati a indumenti medievali, toghe antiche che si confondono con tutine da supermen, villaggi di capanne e paesini cementificati, senza trascurare l'elemento erotico (pur non sviluppatissimo, ma gli ammiccamenti non mancano) e l'apporto delle caratterizzazioni tipiche di quel momento cinematografico (un nero, un cinese, un napoletano...). Più che a un volontario, elaborato pot pourri pare di assistere all'opera casuale che il destino ha riservato a regista e troupe: come se ogni giorno si girasse con ciò che avanzava negli studi accanto. Dialoghi e situazioni sono debitamente grossolani, gli interpreti non particolarmente efficaci e si segnalano fra i nomi di maggior spicco (tutto un dire) Giacomo Furia, Magda Konopka, Malisa Longo, Aldo Bufi Landi, Hua Yueh e Marc Hannibal. Divertenti - e quindi azzeccate - le musiche di Franco Micalizzi; il ritmo c'è, la storia no. 2/10.
Una tribù di amazzoni si scontra con la vicina tribù di guerrieri; con un po' di fortuna e di astuzia, però, il peggio sarà evitato.
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