Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Un perfetto neo-noir in cui Polanski, usando come punto di vista il personaggio del grande Nicholson, racconta una storia struggente e ricca di suspense, le cui riflessioni sulla corruzione e sui drammi familiari arrivano con lucidità ed efficacia allo spettatore. La fotografia ricca di penombre accentua le atmosfere anni '30 della scenografia. 9
La brillante ed infallibile sceneggiatura scritta da Robert Towne (giustamente insignito del Premio Oscar nel 1975) costituisce solamente il punto di partenza di quello che si configura come un (quasi) perfetto neo-noir in cui Roman Polanski esibisce tutte le convenzioni del genere per poi ribaltarle e dissacrarle con abilità ed intelligenza notevoli. Pur lavorando su commissione, quindi su un progetto non suo, il regista riesce perfettamente a trattare con la stessa lucidità sia le classiche tematiche del genere, sia quelle ricorrenti della sua filmografia. Nel primo caso, un esempio è la presenza incombente e ambigua del Male, che si presenta come un’entità minacciosa e quasi astratta che, successivamente, si concretizza materializzandosi nel personaggio del bravo John Huston. Nel secondo caso, è molto evidente il ruolo centrale che svolge l’acqua nella pellicola: oltre ad essere il promotore della vicenda, che cela complotti politici dominati dalla corruzione, ha un ruolo puramente simbolico, in quanto, come in altre opere di Polanski, è l’incarnazione del male e della morte. L’altro incommensurabile merito del film è quello aver riesumato un genere cinematografico (abbandonato dall’industria hollywoodiana due decenni prima) grazie alle oscure quanto sinuose atmosfere, in cui spiccano i raffinati costumi e la ricercata fotografia, grazie alla sfuggente e misteriosa figura della Femme Fatale, perfettamente interpretata da Faye Dunaway, e, soprattutto, grazie alla figura centrale del disincantato e beffardo protagonista, che ha il volto di un Jack Nicholson superiore a ogni elogio per le sfumature che conferisce al personaggio. In conclusione, una pietra miliare del cinema noir e statunitense, assolutamente imperdibile per tutti i cinefili.
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