Regia di Roman Polanski vedi scheda film
C’è del marcio a Los Angeles (strano…); questa volta gli interessi ruotano attorno ad un bene essenziale come l’acqua e si sa, da cosa nasce cosa e quasi mai quel che succede è davvero quel che sembra.
Buonissimo poliziesco a tanti fosche, caratterizzato da una sceneggiatura coriacea che regala una storia che appassiona, anche grazie alle diverse sfumature e cambi di “obiettivo” che si susseguono nel corso della vicenda.
In questo Roman Polanski è un maestro di bravura, tra l’altro poi questo film arriva anche in uno dei periodi in cui era creativamente al top e riesce a dirigere con fermezza l’orchestra.
Nicholson poi è l’emblema della bravura, grazie anche ad un personaggio ben descritto (ha a sua disposizione anche alcune battute molto buone penso ad esempio a quando gli chiedono se gli fa male la ferita al naso e la sua risposta è “solo quando respiro” … mitico!).
Fa da sfondo poi una ricostruzione d’epoca affascinante e curata nei minimi dettagli.
Insomma un film senza punti deboli (forse apre ad un po’ troppe strade ad un certo punto) che difficilmente può non conquistare, particolarmente adatto a chi ama il genere poliziesco con qualche qualità in più.
Regia sicura ed accurata, valida sotto tutti i punti di vista.
Prova di alto livello.
Carismatico.
Giovane ed elegante.
Ci mette del suo.
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