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La donna dello scrittore

Regia di Christian Petzold vedi scheda film

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La recensione su La donna dello scrittore

di ElsaGreer
9 stelle

"- Mi dica, qual'è l'ultima cosa cha ha scritto?

 - Un uomo muore e deve presentarsi all'inferno, aspetta davanti a un portone, aspetta un giorno, due, aspetta per settimane, mesi, per molti anni. Finalmente arriva un altro uomo, quello in attesa gli chiede: "potrebbe aiutarmi? Devo presentarmi all'inferno!"

L'altro allora lo guarda da capo a piedi e dice: "ma signore caro, lei è già all'inferno".

 

"La donna dello scrittore", adattamento del romazo del 1944 Visto di transito, di Anna Seghers, è un film del 2018 diretto da Christian Petzold. La narrazione inizia a Parigi durante i rastrellamenti della seconda guerra mondiale. Il protagonista Georg (Franz Rogowski), rifugiato politico tedesco, riesce a sfuggirne per miracolo. Doveva partire con altri compagni per Marsiglia e consegnare una lettera dello scrittore dissidente Franz Weidel alla moglie Marie (Paula Beer), e poi proseguire per il Messico, ma recatosi nella stanza d'albergo di Weidel scopre che lo scrittore si è suicidato e prende con sé il suo passaporto e il suo manoscritto. Aiutato da un amico sale clandestinamente su un treno verso Marsiglia. Arrivato in città verrà scambiato per Weidel e incontrerà Marie, la moglie dello scrittore...

 

Film perfettamente circolare, senza discrepanze nella sceneggiatura. Un'opera perfetta. Pur ambientata durante l'occupazione nazista, la scelta stilistica del regista di girare nel tempo presente spiazza lo spettatore, ma crea un efficace linea continua temporale. Il tempo sembra perdere di valore e importanza, la storia è il fulcro vivo e pulsante. Una storia costruita su tre piani narranti, il manoscritto dello scrittore, le vicende di Georg e la voce narrante che chiude perfettamente il capitolo. Un film essenziale che si focalizza sui personaggi e le loro caratteristiche, lasciando intravedere sullo sfondo i meravigliosi spazi di Marsiglia. Ci si dimentica di essere negli anni duemila, salvo  qualche inquadratura sulla polizia in antisommossa, sulle autoambulanze, sulle navi odierne. E qui scorre un brivido nella schiena, tutto sembra ancora aperto, attuale, sospeso...

L'interpretazione di Franz Rogowski è altissima, un attore strepitoso, calibrato nel suo personaggio, che sembra scomparire dando voce solamente ai suoi occhi e alle sue misurate espressioni. Lo si ama da subito, così come la tormentata Paula Beer, che si muove e aleggia diafana, impalbabile, quasi evanescente. Alla fine del film si ha l'impressione di vivere nel sogno, di vedere un film nel film, di percepire che l'inferno ha già pervaso la storia sin dall'inizio...e il cerchio si chiude.

Franz Rogowski, Paula Beer

La donna dello scrittore (2018): Franz Rogowski, Paula Beer

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